domenica 21 dicembre 2025

DIS-CONNESSI - Giorgia Cozza

Quando la comunicazione digitale intralcia quella reale

Partiamo dall'anno in cui è stato pubblicato questo breve saggio ovvero il 2016. Nove anni fa, quasi dieci. Ed era già un tema da farci un libro!

La cosa che più mi ha colpita e mi è rimasta in mente è una cosa che quasi avevo rimosso dalla mia percezione quotidiana: il fatto che usare il telefono in mezzo alla gente fosse all'inizio percepito come un gesto sgarbato ed oggi invece è una norma socialmente condivisa.

Prendetevi del tempo per rileggere la frase sopra!

Se avete più di venti anni, forse, lo potete capire. Ma come spiegarlo ai giovani di oggi, totalmente immersi nel mondo digitale dello smartphone e sempre più attratti dalla realtà virtuale?

Roba che a persone della mia età fa venire i brividi tutto questo collegamento sempre più stretto ed incessante con la tecnologia ed i suoi derivati.

A me è bastata quel pensiero nel primo capitolo per

giovedì 18 dicembre 2025

PIACERE DI CONOSCERTI - Elena Garoni

 Capire i cani con le motivazioni di razza

Erano anni che ero tentata di comperare questo libro (pubblicato nel 2019) ed oggi, per una serie di eventi, ci sono riuscita. Ed eccomi a raccontarvelo.

Partirò dalla pagina che mi è piaciuta di più: l'ultima, intitolata "Le cose importanti non sono scritte sui libri". Ed è da lì che vi invito ad iniziare perché c'è tutta la bellezza del vivere con un cane. Ed in generale penso che, cani o no, la vita sia proprio così: possiamo leggere tutti i manuali del mondo ma nulla è paragonabile a ciò che si vive in prima persona.

Un altro consiglio che vorrei darvi è di leggere questo libro come i librigame che andavano di moda negli anni '90, quelli in cui

lunedì 15 dicembre 2025

LE MANI DI MR. OTTERMOLE - Thomas Burke

Uno dei racconti gialli più corti del mondo eppure molto carino. Bisogna tenere conto che è stato scritto nel 1935.

Ambientato in una Londra nebbiosa e piena di poveracci, la storia inizia con un pedinamento. Ad essere inseguito, senza accorgersene, è Mr. Whybrow. Sta per mettere il piede in casa quando viene ucciso. E poco dopo anche la di lui moglie. Strangolati da quello che verrà soprannominato in seguito lo Strangolatore di Londra. Sarà poi la volta di una bimba e perfino di un poliziotto. Il panico iniziò a diffondersi tra la popolazione ma cosa fare? Rimanere chiusi in casa? Uscire circospetti si ma... di chi avere paura? E' un giornalista ad indovinare il profilo dell'assassino. E a trovarsi faccia a faccia con lui. Troppo vicino però ormai per sfuggire alle sue bianche mani e a fare giustizia.

Cinquanta pagine che vi intratterranno piacevolmente e che oggi come allora ci metteranno davanti ad una realtà difficile da accettare: a volte il male è più vicino di quanto non si pensi e nelle persone più insospettabili che si lasciano andare al Male senza capire neanche troppo perché.

E tu, vuoi sapere chi era l'assassino? Scrivimelo nei commenti

qui il link per altri libri letti e recensiti

#leggere #letto #giallo  #london #book  

giovedì 11 dicembre 2025

THE POWER OF YES - Abbie Headon

 Ah, il potere del "si"!



Se ve lo siete perse, mentre leggete questo libro, recuperate anche il film YES MAN del 2008 con Jim Carrey.


PRO:

- colorato

- scorrevole

- caratteri grafici enormi per chi è debole di vista


CoNTRO:

- trito e ritrito


L'intento della Headon è ammirevole: finalmente qualcosa di piacevole da tenere in mando, di colorato per l'umore e di leggero per le nostre giornate indaffarate.

Purtroppo però di "rivelazioni" non ne ho trovate (ok non essere perfetti, non farsi fermare dai fallimenti, provare cose nuove, fate una strada diversa per andare a lavoro, mettere per iscritto i propri desideri, eliminate le distrazioni, siate aperti al cambiamento, perdonatevi ed amatevi e così via), cose che potete trovare benissimo in qualche reel su instragram tipo #routinegiornalieraperstarebene.

Se lo trovate in offerta potete anche dargli una possibilità se no... andate a cercare altro tipo in questa fantastica lista piena di sorprese. Buona lettura






lunedì 8 dicembre 2025

IL FANATISMO DELL'APOCALISSE - Pascal Bruckner

 Salvare la Terra, punire l'uomo

© 2011

 Dopo aver letto Le sacre pantofole, mi sono messa alla ricerca di altri testi di Bruckner perché ci ho trovato dentro una cosa che sentivo mancare tra le mie attuali conoscenze: il coraggio di parlare (ed in questo caso scrivere) fuori dal coro.

Dopotutto Bruckner è un polemista e per molti basterebbe quell'etichetta a farlo mettere da parte ma, come diceva ieri la Furlan con Fracassi, non bisognerebbe leggere solo testi che affrontano un argomento allo stesso modo ma cercare di dar spazio a tutti i punti di vista, anche opposti tra loro, per riuscire a farsi un'idea completa dell'argomento trattato.  LIBRI.

Ed è questo il punto forte di Pascal Bruckner: dire cose scomode e farlo in modo accattivante. Anche se Il fanatismo dell'Apocalisse non l'ho trovato così scorrevole.

E' diviso in tre parti:

1 - Il fascino del disatro

2 -  I progressisti antiprogresso

3 - La grande regressione ascetica

E per certi si potrebbe definire profetico, visto come sono andate le cose quattordici anni dopo...

Cita il Leviatano di Hobbes: "far nascere un nuovo ordine politico dall'impotenza imana, offrire agli individui la protezione dello Stato in cambio della rinunia clla libertà personale".

Ricorda che cosa è successo dopo l'11 settembre: non solo due (o tre?!) torri cadute e una lotta universale al terrorismo ma l'approvazione del Patriot Act e delle "procedure di sicurezza che dovrebbero tutelarci da un eventuale attentato traformano ciascuno di noi in un potenziale sospetto". 


 poi informa che le prime cinque estinzioni sono il risultato di calamità naturali e non per opera dell'uomo - cosa che i moderni attivisti si dimenticano sempre di ricordare per non doverci discutere su. 

Spiega anche perché ci piacciono i film horror o quelli

domenica 7 dicembre 2025

Konnie - the movie: foggy day

Perché the movie, perché mentre ieri mattina riprendevo Konnie esplorare un campo vicino a casa, mi sentivo dentro National Geographic e non mi ero accorta di quanto fosse durata la ripresa. 

Ci siamo svegliati con una nebbia che non si vedeva da anni ma come ogni persona col cane sa: non c'è condizione meteo che giustifichi di rimanere a casa (a parte le rare e tragiche eccezioni). 


 

Quindi una volta che noi umani indossiamo un paio di scarpe adatte (che le scarpe con questo tempo non sono mai adatte e servono quei bei scarponi da agricoltore che regalano quel fascino da cagnara) siamo tutti pronti per goderci il tempo e lo spazio insieme. Konnie ci mostra ogni volta che le cose vanno fatte scrupolosamente e con calma, osservarla libera è per me sempre un piacere. Lei è proprio il caso di cane che sembra annusare ogni filo d'erba, vederla muoversi flessuosa, senza fretta o agitazione è ammaliante. Almeno per me che sono stata lì nel gelo a riprenderla per oltre sei minuti con le mani che ormai non le sentivo più. 

La cosa interessante del video poi è che era la parte finale della nostra passegggiata, stavamo tornando a casa dopo aver fatto già oltre quaranta minuti di cammino. Cam (che di anni ne ha 12 e mezzo) raramente ormai esce dal sentierino, guidato dal comandamento (che però è stato un po' così in tutta la sua vita) di mimimo sforzo massima resa. Lui sta in mezzo a noi e non si muove fino a che tutte e tre le sue pecore non sono a vista o sotto controllo. Konnie invece quando capisce la direzione che si sta prendendo (il rientro) sembra intensificare le sue attente esplorazioni, come a dire: no va be mica dovremo tornare già..!

Per me è molto importante trovare il tempo e modo di lasciarli liberi e di lasciarli liberi di muoversi, annusare e scavare coi loro tempi

Konnie si prende gli spazi ma non ci perde mai di vista. Spesso viaggia parallela a noi e non c'è mai un vero grande bisogno di richiamarla poiché lei sembra sapere quando è il momento di tornare e cedere al fatto che, ancora una volta, si continuerà la giornata chiusi dentro una casa. Guardarla dal vivo o in un video come questo mi fa rendere conto di quanto sia grande e particolare il loro mondo, diverse e profonde le cose che sono in grado di percepire rispetto a noi. E sopratutto mi fa ammirare un essere che abbiamo reso così dipendente a noi e che invece nella natura non sembra proprio abvere bisogno di nessuno: fiera, capace, adatta sarà cuore di mamma ma la guardo ogni volta ammirata. 

Ecco in lei, ex randagia, è proprio evidente un bisogno della libertà enorme (da orari, guinzagli, direzioni) ed è frustrante anche per noi sapere che invece lei vorrebbe e necessiterebbe di passare fuori e/o libera molte più ore. 

Facciamo quel che si può, insieme.

E come diceva Pennac: Uno crede di portare fuori il cane a fare pipì mezzogiorno e sera. Grave errore: sono i cani che ci invitano due volte al giorno alla meditazione. 

Grazie Konnie e sempre grazie Cam. 

 

lunedì 1 dicembre 2025

PERCHE' EINSTEIN NON PORTAVA I CALZINI - Christian Ankowitsch

 Come dettagli (apparentemente) insignificanti influenzano il nostro pensiero.

Fatevi attirare dalla bella copertina azzurra (simbolo della comunicazione attraverso la creatività) scelta da Vallardi editore per un libro che vi regalerà numerosissimi spunti di conversazione con amici e conoscenti. Per me lettura super consigliata per fare un regalo a voi stessi o a qualche vostra amica/o. Se no altre recensioni le trovate cliccando qui

5 capitoli ed un foglietto illustrativo (che cosa aspettarvi da questo libro) con una grande rivelazione: "il nostro cervello non lavora in modo indipendente ed autoreferenziale ma... è influenzato in modo determinante dal nostro corpo, dal nostro ambiente esterno e … da situazioni concrete". Vi dico solo che non farete mai più un colloquio come prima (occhio su che sedia vi fanno accomodare e che cartelletta stringeranno in mano!).

Vi sentite depressi?

Provate a