Avevo letto un post su Instagram che invitava, in modo molto sensibile e convincente, a non girarci sempre dall'altra parte, a non chiudere gli occhi per l'ennesima volta di fronte alla tragedia della guerra.
Intuivo sarebbe stato emotivamente pesante, conoscevo la storia di quella bimba tragicamente morta a gennaio dell'anno scorso.
In sala eravamo in sette nonostante la promozione dei film a 3,50€.
Ad un certo punto davvero quasi non si sentiva respirare: solo singhiozzi. Singhiozzi e respiri strozzati: come tollerare un destino simile? Come rimanere seduti per un'ora e mezza ascoltando il terrore di una bambina?
Eppure non sono riuscita a trovare qualcosa di lodevole in questo film: ne la recitazione ne l'intenzione. Nulla. Anzi mi sono proprio chiesta se