Un libro che ho aspettato tanto a leggere e che mi ha altrettanto (tanto) deluso.
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Perché? Perché il racconto messo giù da Jackson e H. Delehanty a volte sembra più un elenco di eventi che un racconto di imprese ricche di intensità ed emozione.
Alcune cose le ho trovate interessanti:- gli studi di Jackson
- la sua passione per gli indiani Lakota
- il rivolgersi ad esperti "alternativi"
- la sua capacità di introdurre i giocatori a nuove discipline come la meditazione e le arti orientali
- il suo regalare libri pensati e personalizzati ai giocatori
ma... ci ho sentito dentro poca passione, l'ho trovato un resoconto abbastanza freddo di quelle che dovrebbero essere state alcune tra le imprese sportive più eclatanti della storia moderna. Forse questa sensazione è dovuta al fatto che PJ specifica che non ha mai voluto
legare troppo con i giocatori per potersi permettere di allenarli con il giusto distacco. Purtroppo questo distacco l'ho percepito tutto: di umano, coi giocatori che ha allenato, non ho sentito nulla. Ho sentito ammirazione sportiva ed etica per alcuni di loro, disapprovazione e compatimento per altri ma sempre come se fossero come "filtrati", conosciuti per metà, solo quella sportiva. La sensazione finale che mi ha lasciato Eleven rings - undici anelli è di voler correre a vedere i video dei protagonisti di basket di quegli anni per provare a capire meglio cosa sono stati perché attraverso questo libro non sono riuscita a comprenderlo appieno.Il libro di Ancellotti mi era piaciuto molto di più e trovate la sua recensione cliccando qui.
Link libri recensiti: qui!
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