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Titolo originale: Dog's Best Friend
Il miglior amico del cane è un libro carino per chi ama gli animali, meno per chi ha conoscenza cinofile specifiche. La cosa comica è che l'autore ha il cognome uguale al nome di uno dei gatti più famosi della storia delle strisce a fumetti!
Garfield suddivide il libro in ben 14 capitoli e regala ai lettori oltre venti pagine di note, alcune contenenti delle chicche più interessanti di molte sue parti del testo. Andatevi a cercare il mito del popolo Beng della Costa D'Avorio.
A me non ha convinta del tutto perché gran parte della sua narrazione è focalizzata sui
cani di razza, sulle selezioni storiche e gli inquietanti esperimenti moderni, spesso senza scrupoli, che per soddisfare i desideri delle persone fanno danni in ogni parte del mondo.Dei meticci si parla poco eppure, come dice l'autore britannico, sono l'80% dei cani esistenti nel mondo. Si, due righe sull'adottare cani dai canili le scrive ma secondo me si perde e parla spessissimo di fiere dei cani, di stand dove trovare ogni tipo di razza e sembra anche piacergli come luogo e situazione e... questo non incontra il mio favore.
Dall'altro lato si sente che ama i cani e descrive scene, situazioni ed emozioni che solo una persona che ama e vive con i cani può capire appieno.
Tra le cose memorabili che mi lascia questo libro c'è la storia di Fido, l'Hachiko italiano, di cui c'è una statua nel nostro Bel Paese, precisamente a Luco di Mugello. Guardate i video d'epoca qui sotto.
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