Dall’aletta anteriore:
"Quale linguaggio si parlerebbe in una società realmente paritaria? Le parole offensive sarebbero proibite o nessuna parola sarebbe considerata di per sé offensiva? Basterà far diventare “razza” una parola vietata per far sparire i razzisti? Chi è malato e chi è in grado di curare, tra noi e la parola? “Chi parla male, pensa male e vive male” è una massima sensata o è lo sfogo violento di un personaggio nevrotico? Le parole sono poi così importanti? È ponendosi domande come queste che Stefano Bartezzaghi cerca i presupposti delle idee che vanno diffondendosi sul linguaggio e sui modi con cui vi si rappresentano i rapporti sociali. Attraversa così i territori dei tabu e degli stereotipi, delle identità e delle categorie, delle distinzioni e della cura della lingua, della forza e del potere della parola. Porta con sé due sole convinzioni: che le parole sono cose e che le parole sono cose che cambiano".
Senza distinzione non è un libro facile perché scritto da una persona che ha dedicato la sua vita alla semiotica che la maggior parte di noi non sa neanche cos’è e che aiuto riportandovi la definizione del dizionario:
Se ci avete capito qualcosa e vi è piaciuto, Senza distinzione farà per voi.
Per gli altri: non fatevi ingannare dalle sole 140 pagine, è un testo impegnativo pieno di “infingimenti… agnostico… lemma…pernicioso…sintagma… “la teoresi sulle radici etimologiche come risalita alle origini”.
Interessante ma non immediato e/o facilmente comprensibile. Se siete curiosi e volte riprovare la sensazione di studiare e far funzionare il cervelletto fa per voi.
Se no... cercate un altro libro qui! Buona lettura
#semiotica #bartezzaghi #libro #senzadistinzione
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