Thibaut è un giovane direttore d’orchestra che scopre di avere la leucemia. Purtroppo nessuno dei suoi familiari è compatibile perché… è stato adottato! Per Thibaut è una doppia doccia gelata ma la fortuna sembra essere dalla sua parte perché scopre di avere un fratello nel nord della Francia. Thibaut raggiunge e incontra Jimmy che si offre di aiutarlo e tutto sembra andare per il meglio. I due fratelli hanno poco in comune: il primo fa parte di una famiglia agiata che gli ha permesso un certo stile di vita e possibilità che l’hanno portato a girare il mondo; Jimmy invece fa l’operaio in una mensa in un paese. Una cosa però li unisce: la passione per la musica. Quando T. scopre che Jimmy suona nella banda locale del paese si offre di aiutarli però i loro mondi rimangono, se possibile, ancora più distanti. Creare un rapporto da zero è difficile, soprattutto se le esperienze che hanno formato i due protagonisti sono così diverse. Però a volte i legami personali vivono grazie a sensazioni inspiegabili e
anche se il rapporto tra i due fratelli non sarà senza frizioni riuscirà ad evolvere in qualcosa di forte, nonostante il destino.L’orchestra stonata merita di essere visto anche solo per la scena finale: forse un pochino scontata ma emozionante e toccante. qui altre recensioni di film
In generale un film godibile anche se troppo sbrigativo su alcuni punti salienti della trama (le motivazioni della madre, le tappe dell’adozione, la diagnosi della malattia, le cause della chiusura della fabbrica..).
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