C'erano una volta i lesbodrammi. E a quanto pare sono tornati di moda!
Quando ero giovane io di film sulle lelle se ne vedevano pochi e nei vari forum delle accaniti ricercatrici di storie d'amore tra donne era nata questa parola per designare i film a tema lesbici: lesbodramma. Era un termine ironico per dire che ogni film che aveva per protagoniste due lesbiche finiva sempre in tragedia. Se per i gay esistevano film divertenti e leggeri (In & Out) o con protagonisti carismatici, per quanto riguardava le lelle erano solo fiumi di lacrime e tragedie.
Ecco Love lies bleeding mi è sembrato un salto all'indietro di trent'anni per la rappresentazione dei personaggi lesbici nonostante la protagonista Kristen Stewart sia lei stessa una lella che si batte per storie e scene lesbiche più realistiche nei film. Bah.
La Stewart interpreta Lou, una lella che sembra mezza tossica o zozzona, solito cliché della lella mascolina e trasandata. Le va bene che ha un faccino carino da ragazzina ma mi è sembrata la versione brutta di Shane di The L World.
Quindi Lou lavora per una palestra come manager ma non potevano raffigurarla in modo dignitoso o rispettoso, no: nelle scene iniziali è letteralmente con
la merda fino ai i gomiti mentre stura un bel cesso intasato!Fortunatamente un giorno nella palestra di Lou capita Jackie (andatevi a leggere la storia dell'attrice che la interpreta Katy O'Brian, è interessante) ed è colpo di fulmine. Quello che Jackie non sa è che il viscido per cui lavora è il losco padre di Lou. Le due vanno subito a convivere (super pattern lello) e Lou tira fuori una scatola magica che aiuterà la sua bella a fare un figurone alla prossima gara di body building: anabolizzanti. Questo già potrebbe bastare ma Lou, oltre ad un padre gangster, ha una sorella vittima di abusi famigliari che finisce in ospedale dopo l'ennesimo pestaggio subito dal marito. Marito che si era scopato la sua Jackie pochi giorni prima (altra situazione vista e rivista in altri film). Lou esce di testa ma è Jackie a fare la pazzia, forse a causa delle cose che si inietta: uccide il cognato di Lou a mani nude e la sua fidanzata è così costretta ad aiutarla a liberarsi del corpo e lo butta, dentro la sua auto, in una sorta di foiba nel deserto. Ma come fa Lou a conoscere quel posto? Viene fuori che suo papà non solo è losco ma è anche un killer che ripone lì i corpi dei suoi nemici. Viene fuori un putifero che il suocero vuole mettere a tacere corrompendo un poliziotto ed eliminando l'unica testimone (una tossica innamorata di Lou). Jackie è ricattata dal suocero e si trova così costretta ad eliminare la tossica che... è ancora una volta Lou a dover smaltire (altra scena disgustosa: la ragazza non è morta e Lou deve finirla con le sue mani). Poi Jackie va alla sua gara di bodybuilding ma vomita sul palco, pesta un'avversaria e viene rapita dal padre di Lou che vuole farla fuori per sistemare la situazione. Lou però non ci sta: la sua bella, anche se evidentemente instabile e fuori di testa, non si tocca e in una resa dei conti finale col padre lo consegna all'FBI e parte con lei.
Se il primo tempo passa via anche velocemente, il secondo si trascina per finire in un delirio con la scena finale in cui Jackie diventa una sorta di Hulk gigante.
Andiamo a vedere qualche altro film e recensione va!
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