giovedì 5 settembre 2024

Finché notte non ci separi

Eleonora e Valerio si sono sposati e vanno nella love room di un Grand Hotel pagata dai genitori di lui: che sesso sia! Mmm... no. Mentre lui è voglioso lei tentenna e quando scopre nella tasca di lui una busta lasciatagli dall'ex fidanzata da fuori di matto. Cosa significa quell'assegno e sopratutto l'anello con scritto mon amour?

Lui fa finta di niente e lei parte con l'isteria: non solo non si scopa ma si va anche a casa della ex! Che però non c'è, logicamente. Allora perché non cercarla per tutta Roma? Valerio si stanca presto e molla Eleonora alle sue paturnie (sapendo benissimo dov'è Ester, codardo).



Mentre lei vaga per Roma in abito da sposa e senza documenti lui torna verso casa e si imbatte nei genitori. Quando scopre che Eleonora non è ancora tornata in hotel si ributta in strada e salva un'aspirante suicida; che gli rifila un bel pugno sul naso! Altro che suicida! era una

scrittrice che stava immaginando la scena di un suo libro. Nonostante le botte tra i due scatta la scintilla: lei lo medica e per scusarsi lo porta in hotel. Insistendo per salire da lui. Che visto che quella stronza della sua neo-moglie non c'è se la porta in camera. E mò si scopa. No. Perché lei si fa un bagno (...) e quando finalmente si sta per quagliare suona il telefono: la polizia avvisa Valerio che sua moglie è in reception (era stata scambiata per una drogata). Lì la moglie non è da sola però: ci sono anche i genitori di lui (Ocone fortissima). Eleonora e Valerio litigano anche lì e se ne dicono di ogni poi lei se ne va a letto. Salendo tutte le - infinite - scale a piedi. Lui la segue in una sorta di Guerra dei Roses venuta male. A due passi dalla camera lei stramazza e lui la raggiunge: il fiatone e la lite fanno il loro corso e i due si avvinghiano con passione.

La mattina dopo si riconfermano amore così: per oggi è per sempre. Bella roba...

Allora da dove partire per dirvi che non mi è piaciuto?

Lei (Pilar Fogliati) mi è piaciuta e mi ha ricordato un po' Anna Foglietta.

Lui (Filippo Scicchitano) molto carino esteticamente ma un ruolo demmerda (arrogante, prepotente, aggressivo, manesco, vigliacco).

E' proprio che la trama in sè mi ha lasciata perplessa: quei due non sono destinati a stare insieme. Lui nella litigata finale le dice delle cose atroci ed è spesso aggressivo nei modi: come potrebbe oggi una donna accettare di stare con uno così?

Riflessione sul riferimento all'essere ebrei, ripetuto più volte e anche abbastanza banalizzato e stereotipato: si capiva già dalla comparsa nella scena iniziale con la kippah in testa, poi Eleonora mima un ballo tipico, vengono nominati dei parenti morti e indicate alcune pietre d'inciampo, si fa riferimento al nonno rabbino e al fatto che i genitori che apparentemente hanno un modesto negozio di abbigliamento si sono potuti permettere festa + camera in un grand hotel nel centro di Roma. Non lo so: mi capita raramente di aver visto riferimenti religiosi in altri film, nel senso che non ricordo film in cui si ripeta così tante volte l'appartenenza ad una religione diversa, foss'anche il cristianesimo, il buddhismo o l'induismo. 

 


Nessun commento:

Posta un commento