domenica 26 maggio 2024

Ricomincio da me (film)

Toni è una madre, sfatta, di cinque figli adolescenti.



Gira con una macchina scassata, passa le giornate a pulire casa, le sere a cantare nei piano bar e... non ride quasi mai. Quando i due figli più grandi stanno per lasciare casa per andare ad università lontane Toni realizza che cantare e fare la madre non le basta più ma scopre che

rientrare nel mondo del lavoro, a quarantadue anni, non è così semplice. Oltretutto i figli percepiscono questo suo desiderio come un oltraggio. 

Toni però è decisa a riprendere in mano la sua vita dopo averla dedicata a così tante altre persone e si rimette in moto riprendendo gli studi e iscrivendosi all'università per diventare insegnante.

Film francese di un giovane regista, si salva perché la protagonista (Camille Cottin) è molto credibile ma per il resto è poco originale e poco illuminante. Sicuramente non un film che CL apprezzerebbe perché cinque figli vengono percepiti come una vera e propria entità rovina-vita.

E penso che sarebbe stato uguale se la protagonista non fosse stata vedova. 

Lento in molti momenti, il regista insiste con la scena-rito della madre che passa ogni sera a salutare i figli che già dormono quando per me, le mancanze della loro situazioni, erano più nell'arco della giornata che altro. 

Insomma la famiglia in generale non ne esce bene da Ricomincio da me: figli maleducati, egoisti e molesti (uno che finisce in coma etilico, una che risponde sempre male, gli altri troppo anonimi), amici e parenti assenti, quella di Toni ex ventenne diventata famosa dopo un talent musicale è una vita sacrificata per la cosa più bella del mondo: i figli (che così non sembrano tali!). 

Il rimettersi in gioco è un bel messaggio ma a me in generale ha messo abbastanza malinconia. 

Il titolo francese originale comunque era una cosa come Toni e famiglia.

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