Of Wolves and Men - copyright 1978
Un saggio sul rapporto tra lupi e uomini nel corso del tempo: quasi sempre un rapporto pieno di superstizione, odio e violenza. Perpetrati sempre dall'uomo sulla bestia.
Nonostante si percepisca il rispetto dell'autore Barry Lopez nei confronti di questo splendido animale, ho trovato difficile proseguire oltre la metà del libro perché il naturalista americano snocciola una serie di agghiaccianti violenze effettuate e documentati sui lupi che fanno accapponare la pelle: dalle buche costellate di paletti appuntiti alla caccia dall'aeroplano, dal dare loro fuoco all'avvelenarli in mille modi diversi e tutto perché l'uomo semplicemente non riesce a tollerare la presenza e libertà di altri esseri in generale.
Come si sta assistendo sempre più di frequente anche nei giorni nostri, nonostante tantissime campagne di protezione degli animale, è sempre maggiore lo spirito delle persone volte a confinare e limitare la libertà e gli spazi degli animali. Vogliamo parlare dell'inquietante questione orsi in Trentino? Del fatto che un politico guidi una moderna caccia alle streghe in cui la cosa che manca di più, oltre al rispetto, è l'educazione ed informazione?
Video di persone che
inseguono gli orsi causandone lo smarrimento e agitazione, altri che si ergono a paladini e partono per i boschi armati come Rocky mietendo vittime lasciate poi a marcire come trofei di guerra. Che poi questa frase: trofei di guerra ma...non fa schifo anche a voi?E' notizia contemporanea di lupi decapitati e appesi all'ingresso di alcuni paesi del centro sud Italia.
Ma triste non è solo la situazione degli animali selvatici, pensate all'aberrante ultima "campagna" contro i gatti randagi rei di uccidere lucertole e altri animali e quindi meritevoli di rastrellamento e confinamento in centri di reclusione (gattili) da cui potrebbero non uscire mai.
Anche al lavoro mi sono scontrata con l'ideologia comune che trema di fronte a gatti e/o cani liberi, percepiti come bestie malevole sempre pronte all'aggressione e alla creazione di pericoli. Unica soluzione il confinamento: gli animali liberi dove siamo noi non devono esistere. Quindi niente cani e gatti randagi. E poi sarà la volta dei ricci che portano le zecche, no? e vogliamo parlare delle gazze o di quei tremendi corvacci che svuotano tutti i cestini? perché non organizzare qualche manifestazione di tiro al piccione per liberarci di questi animali infestanti che insudiciano le nostre città?
Tutto il regno deve essere nostro e gli altri esseri basta vederli in qualche documentario o allo zoo, no?
L''unico vero brutto animale è l'essere umano e il libro di Lopez ne è una bruciante testimonianza.
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