La zona di interesse - film

Un film sulla famiglia del comandante di Auschwitz (Rudolph Hoss) senza una sola immagine degli ebrei nei campi, delle divise a righe, senza scene da goccioloni negli occhi?

Ebbene si, La zona di interesse è un film molto particolare che ribalterà le aspettative che Hollywood ha tirato su nel corso degli anni.

Di Auschwitz si vede il paradossale lato nascosto: la villetta con giardino, orticello e piscina del comandante del campo e della sua famiglia. Qui, dietro un alto muro decorato col filo spinato, vive beatamente la famiglia Hoss tra lauti pasti a base di burro, feste e atmosfere bucoliche accompagnate da un sottofondo di grida e spari.

Ebbene si la particolarità del film La zona di interesse è che le atrocità di Auschwitz non ci vengono offerte per l'ennesima volta attraverso il media visivo ma

attraverso quello sonoro, in modo sottile, lasciato quasi in sottofondo ma incredibilmente efficace.

E' la madre della moglie di Hoss a farcelo notare di più: l'anziana donna sussulta ad ogni sparo che giunge da dietro il muro e quando la notte sta per andare a letto e vede il cielo rosso e avvolto dal fumo... l'indomani scappa senza salutare nessuno, incapace di affrontare nuovamente alla luce del giorno l'atrocità che è diventata (la vita di ) sua figlia: l'indifferenza.

Altre caratteriste di questo film sono che:

- inizia e finisce con lunghi momenti di solo schermo buio

- ha due scene in stile cartoon/sin city

- verso la fine c'è un flashforward, in stile "documentaristico", che riprende il personale di pulizie del campo di Auschwitz oggi e ci mostra le teche che contengono gli effetti personali delle persone internate nel lager in Polonia

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il ritmo è molto lento e la scelta stilistica di non mostrare scene violente, dolorose, difficili non fa scattare empatia nello spettatore soprattutto perché i personaggi mostrati sono così freddi ed incuranti (se non con gli animali) che non si riesce troppo ad interessarsi delle loro banali azioni.

Non guardatelo quando avete sonno. 

Se vi interessa approfondire l'argomento esiste questo libro che analizza la vita di Rudolph Hoss: comandante ad Auschwitz.

Un altro libro molto interessante è questo: La banalità del male.

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