venerdì 24 novembre 2023

TENERA E' LA NOTTE - F. S. Fitzgerald

 

Rosemary, una ragazzina appena diventata una stellina del cinema, va in vacanza con la madre in Costa Azzurra e conosce i Diver, rimanendone affascinata. Dick è bello come il sole, piace a tutti e lei se ne innamora al primo sguardo. Lui ha il doppio dei suoi anni, è sposato, ha due figli ma non è immune al fascino di Rosemary, a come lei lo guarda adorante.

La vita dei Diver è una vacanza continua perché Nicole, la moglie di Dick, è ricchissima e loro passano non solo da una festa all'altra ma da una nazione all'altra senza sembrare mai trovare grande felicità in quel che fanno o vivono.

Quando Rosemary torna in America, Dick apre una

clinica in Europa e al posto di essere soddisfatto si trasforma in peggio: trascura i pazienti, si prende "vacanze" dalla famiglia e soprattutto si da all'alcool diventando antipatico e sconveniente. La sua parabola discendente è opposta a quella di Nicole e si scopre l'origine della "malattia" di lei e del suo legame con Dick: i due infatti iniziarono il loro rapporto come medico-paziente dopo il ricovero di lei per una depressione causata da abusi sessuali perpetrati dal padre.

Dopo  circa cinque anni Rosemary e i Diver si incontrano di nuovo e quello che era solamente un flirt platonico sboccia in sesso occasionale che lascia delusi sia Rosemary che Dick mentre Nicole manifesta un'insofferenza crescente.

Ma perché Dick cambia così tanto? Perché all'inizio della storia si percepiva il fascino che spargeva tra le persone e che perde man mano, pagina dopo pagina? Dick non ha un vero e proprio lavoro: era un dottore che praticamente non aveva mai lavorato e che unisce l'utile al dilettevole sposando una sua paziente molto ricca. Scrive libri che non pubblica mai e apre una clinica in cui non si presenta a lavorare: non ha bisogno di soldi e può stare in giro quanto vuole. Dick è arrivato tra i ricchi e non riesce più a godere del suo status perché alla fine... non ha una motivazione che sia una, non ha una passione che lo spinga a migliorarsi e oltretutto si incasina spesso con pazienti giovani (o giovanissime) in situazioni subalterne.

Alla fine Dick e Nicole si lasciano: lei si butta nelle braccia di Tommy lui torna in America facendo perdere presto le sue tracce.

Di Rosemary non c'è più traccia ma meriterebbe maggior riflessione il personaggio della madre della ragazzina che la spinge a buttarsi tra le braccia di uomini di potere per arrivare ad accaparrarsi un certo status sociale.

Diciamo un libro che in molti punti non è politicamente corretto ma che dopotutto è un libro di ottant'anni fa: un'altra vita, cultura e modo di pensare, decisamente.

Avevo aspettative altissime e sono arrivata a fatica alla fine. Mi ci è voluta una settimana solo per finire il primo libro (che è lungo meno della metà dell'intero libro) e quando il secondo è iniziato con un "flashback" nella vita di Dick quasi mi è preso un colpo: lettere dalla paziente di un manicomio, un resoconto dettagliato ma poco interessante della vita prima dell'incontro con Rosemary che sì, contestualizza storie e personaggi ma che rende tutta la trama davvero noiosa e pesante.

Dall'autore de Il grande Gatsby mi aspettavo qualcosa di diverso e di più particolare e l'unica cosa che mi ha colpita è stata questa frase:

"o si pensa p gli altri devono pensare per noi, e toglierci potere, pervertire e disciplinare i nostri gusti naturali, incivilirci e sterilizzarci".

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Buona giornata



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