UN CAMPO DI FRAGOLE - Renate Dorrestein

Loes è una bimba con l'argento vivo addosso, una leader nata con una fantasia strepitosa che gli altri bimbi seguono e idolatrano. Fino a quando sua madre non ammazza il papà del suo fidanzato e la sua vita cambia diventando tutto d'un tratto un bullismo quotidiano. Dopo sei anni però sua madre finalmente esce dal carcere e la situazione sembra migliorare ma è solo un fuoco di paglia: non è più possibile vivere in Olanda e si trasferiscono sull'isola di Lewis. Qui Loes si fa dei nuovi amici ma la quiete famigliare dura poco: troppo difficile per sua madre far fronte al suo malumore ai silenzi di Ludo e Duco (i due uomini conviventi). Loes vive un nuovo abbandono e quando torna ad Amsterdam per studiare capisce che non è ancora pronta ad affrontare il futuro e che deve confrontarsi con sua madre e con il loro passato. Solo in quell'ultimo colloquio Loes realizzerà che

tutta la sua vita è stata caratterizzata da bugie e che se vuole essere davvero libera dovrà abbandonare una volta per tutti ricordi, bugie e... affetti. 

Un campo di fragole è un libro tosto: affronta temi come il bullismo, le violenze sui minori, l'omicidio e la Dorrestein tiene incollato il lettore fino alla fine, curioso su cosa sia successo davvero quella notte fatidica che ha cambiato la vita di tutti i protagonisti.

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La vita della piccola protagonista cambia quando una sera decide di uscire di casa per raggiungere il fidanzatino. Fidanzatino che la madre le aveva proibito di vedere. Loes ha solo sei anni e fa di testa sua come spesso è abituata a fare e quando arriva a casa di Thomas trova suo papà che la riempie di coccole. Fin troppe coccole, coccole strane e morbose, coccole incomprensibili che scateneranno l'ira funesta di sua madre che lo punirà uccidendolo con una matita nell'occhio. Quindi una madre che uccide un pedofilo e sembra tutto fin troppo chiaro e comprensibile.

Invece una volta che la mamma di Loes esce dal carcere si scopre che non è proprio tutto andato così. Loes era si scappata di casa ma non era stata violentata dal papà di Thomas... la bimba l'aveva incontrato per strada e quando gli aveva chiesto di venire a casa con lei lui l'aveva sgridata dicendole di stargli alla larga e che non voleva più vedere quella stalker di sua madre. Loes allora l'aveva ucciso con una matita della madre e la donna si era presa la colpa per non rovinare la vita della figlia piccola.

Ma poi la verità era ancora un'altra! Loes era si scappata e si aveva incontrato il papà di Thomas e si lui le aveva risposto male e si lei aveva preso in mano la matita ma... poi questa le era caduta per il vento forte ed era stata raccolta da Ludo e Duco che erano usciti di casa per regolare i conti con lui (avevano infatti scoperto di non essere loro i genitori di Loes) e gli avevano piantato la matita nell'occhio, uccidendolo. La mamma di Loes si era presa la colpa perché loro erano stati tanto cari con lei e sua figlia e non voleva ci andassero di mezzo. 

Insomma una spirale di bugie e silenzi che ha come protagonista e vittima una bimba innocente che cresce pensando di meritarsi le cattiverie solamente perché le persone a lei più vicine le hanno costruito intorno una serie di atroci bugie che neanche un intero campo di fragole in regalo potrebbe mai permetterle di dimenticare.

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