Billy Budd - Herman Melville

Chi mi conosce lo sa: con Melville ho un rapporto un po' complicato.

Quando ho letto Moby Dick non mi era proprio piaciuto (e la mia opinione aveva scatenato l'ira funesta di più di un amico intellettuale). Poi mi ero imbattuta in Bartleby lo scrivano e, seppur non trovando in esso una caraffa di bellezza, alcune cose erano rimaste in me in modo strano (tipo il "avrei preferenza di no"). Poi mi è capitata l'occasione di trovare Billy Budd in super offerta e l'ho colta al volo; maledicendomi però dopo poco: ma chi me l'ha fatto fare?!

Mi è sembrato di tornare in Moby Dick con mille descrizioni inutili e pesanti e settemila note a spiegare che cosa si sta leggendo, tra termini nautici ed altri desueti. 

Una cosa positiva c'è: è lungo circa centotrenta pagine. Faticherete comunque ad arrivare alla fine e vi chiederete com'è possibile spendere tante parole per tre soli accadimenti degni di nota:

1. una nave da guerra preleva, forzatamente, dei marinai da un mercantile commerciale - tra i "rapiti" c'è Billy Budd: un ragazzo di bell'aspetto e buone maniere che si fa subito amare da tutti
2. la promozione di Billy scatena l'invidia di Claggart, il maestro d'armi, che lo denuncia per ammutinamento e quando il Capitano Vere ne chiede riscontro a Billy... gli mancano le parole per l'offesa e stende Claggart con un pugno, uccidendolo sul colpo
3. Viene istituito un processo sommario ed il capitano si trova a prendere una decisione atroce: condannare un innocente (perché intuisce che Claggart aveva mentito) per evitare che la clemenza verso Billy potesse scatenare malumori e ammutinamento sulla nave

Riporto da wikipedia: "Billy Budd può essere interpretato come una metafora della natura poiché, essendo egli 'radicalmente buono' non può normalmente integrarsi nella società umana. Di fronte all'ingiustizia Billy non può parlare, può solo agire: la natura è muta".

E con questo direi che con Melville ho dato. link recensioni libri

Curiosità:

- Billy Budd è un'opera postuma

- "la trascrizione di un articolo apparso su una gazzetta… dimostra come, unendo alla morte la beffa, anche l'avvenimento cruciale di un'esistenza possa essere manipolato fino al falso per salvaguardare l'integrità dell'ordine costituito" (l'articolo descriveva in modo falso e fuorviante l'accaduto!). Cosa che mi ha ricordato tristemente la triste manipolazione attuale delle informazioni. Evidentemente la natura dell'uomo è quella e non cambia mai. le due versioni a confronto: originale e ricamata dal "giornalista"

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