giovedì 27 luglio 2023

LA MORTE SOSPESA - Joe Simpson

Ande - 1985 - due amici - neve - bivacchi - arrampicate - bivacchi - sfida - vetta.

Corda - incidente - decisione - paura - ansia - freddo.

La morte sospesa di Joe Simpson è un testo che vi toglierà il fiato. Una descrizione precisa, dura ed accurata che fa intensamente immedesimare il lettore nella tragedia accaduta al protagonista. Vista l'ultima di copertina poco chiara (nell'edizione de I Licheni CDA &  VIVALDA), fino alla fine non si capisce come e se riuscirà a cavarsela. link recensioni libri

Tratto da una storia vera che ha ispirato anche il film Touching the void qui il trailer (a fine post il film completo)


Joe e Simon sono due amici decisi a scalare il Siula Grande dalla parete Ovest. Ma se l'andata era filata abbastanza liscia, altrettanto non si può dire della discesa. Dopo uno sbalzo, Joe atterra male su una gamba e

Vogliono togliere le auto ma... chi può permettersi i treni?

Ultimamente si è sentito molto parlare delle città da 15 minuti, di accessibilità e di... aree B e C che riducono sempre di più la possibilità di circolazione delle auto.

Oh che bello: spostarsi senza traffico, senza problemi di parcheggio, senza clacson e motorini che spuntano ovunque!

Quindi ho pensato: andiamo a fare una bella gita in treno! Visto il caldo ho pensato al mare, alle piadine, ai campi da racchettoni e beach volley. Andiamo a Rimini. 

Ho rinfrescato la pagina dei treni dell'Italia perché non ci credevo a parte il primo treno, quelli a seguire superavano di gran lunga i 100€ solo per l'andata (considerate 2 adulti).


Ma magari è solo perché siamo vicini alla data di partenza (il 4 agosto).

Proviamo Rimini a fine agosto, sempre partenza di venerdì pomeriggio: una media di 90€ solo andata per due persone!


E se proprio vogliamo portarci avanti e farci un weekend a Rimini a

mercoledì 19 luglio 2023

TUA MADRE ERA COME TE? - Anna Mitgutsch

La storia di una madre. La storia di una figlia. Una storia famigliare di violenza che si tramanda per generazioni ed in cui il grande assente è l'amore.

Marie è una delle figlie di un ricco contadino che non le perdona il carattere forte e determinato e ripaga ogni suo comportamento con una sfilza di botte ingiustificate. Marie cresce maltrattata da tutti, con una madre che continua a fare figli che non ha mai il tempo di curare, tra animali a cui badare e fratelli da tenere d'occhio, senza mai un gesto di affetto o una parola dolce da parte dei suoi cari.

Quando Marie si sposa lo fa solo per andarsene di casa e lo fa con l'unico che si è presentato alla sua porta: il figlio di un colono che sarà disprezzato più di lei dalla sua famiglia.

Dopo averlo aspettato per gli anni della guerra i due si sposano: senza una dote, senza un lavoro. Lui è una larva che si trascina e lei una donna energica. I due campano col solo stipendio di lui come bigliettaio e

mercoledì 12 luglio 2023

Billy Budd - Herman Melville

Chi mi conosce lo sa: con Melville ho un rapporto un po' complicato.

Quando ho letto Moby Dick non mi era proprio piaciuto (e la mia opinione aveva scatenato l'ira funesta di più di un amico intellettuale). Poi mi ero imbattuta in Bartleby lo scrivano e, seppur non trovando in esso una caraffa di bellezza, alcune cose erano rimaste in me in modo strano (tipo il "avrei preferenza di no"). Poi mi è capitata l'occasione di trovare Billy Budd in super offerta e l'ho colta al volo; maledicendomi però dopo poco: ma chi me l'ha fatto fare?!

Mi è sembrato di tornare in Moby Dick con mille descrizioni inutili e pesanti e settemila note a spiegare che cosa si sta leggendo, tra termini nautici ed altri desueti. 

Una cosa positiva c'è: è lungo circa centotrenta pagine. Faticherete comunque ad arrivare alla fine e vi chiederete com'è possibile spendere tante parole per tre soli accadimenti degni di nota:

  1. una nave da guerra preleva, forzatamente, dei marinai da un mercantile commerciale - tra i "rapiti" c'è Billy Budd: un ragazzo di bell'aspetto e buone maniere che si fa subito amare da tutti
  2. la promozione di Billy scatena

giovedì 6 luglio 2023

RITORNARE ALLA NATURA E RIGENERARSI - Marcella Danon

Titolo: CLOROFILLATI

Pubblicato nel 2019 questo volume di circa centotrenta pagine è opera di una psicologa che insegna Ecopsicologia e... si sente tutto. I primi capitoli sono pesantini perché secondo me Marcella Danon divaga troppo nel mondo delle idee e delle parole ma fortunatamente dopo circa cinquanta pagine il testo ingrana e si fa più interessante. Almeno così è stato per me.

link recensioni libri

Tra le cose più interessanti di Clorofillati ci sono sicuramente le note che rimandano ad altri testi ed articoli che vi consiglio di cercare e di segnarvi da qualche parte. 

Il tema al centro di questo libro è quello di riconciliarci col nostro desiderio (innato) di stare in mezzo alla natura e di cercare quindi occasioni per tornare a "camminare nei boschi e in ambienti naturali (poiché) riduce lo stress, accresce la creatività e la capacità di affrontare e risolvere i problemi, fa sentire più vivi, attivi, vitali". Pensate che il sistema sanitario scozzese ha addirittura creato il programma "Nature prescription" che "per patologie croniche come ansia, depressione, diabete e ipertensione, prevede che i medici - invece di prescrivere farmaci - consiglino passeggiate, trekking, raccolta di funghi"!

L'idea della Danon era carina ma mi aspettavo qualche consiglio in più circa le attività da poter fare nella natura. Diciamo che è un testo carino per chi è abituato a vivere nel grigio delle città senza uscirne mai e che desidera qualche spunto per iniziare il suo cammino di riavvicinamento ai contesti naturali.

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martedì 4 luglio 2023

L'ELEGANZA DEL RICCIO - Muriel Barbery

Una bambina di 12 anni che si vuole suicidare; una portinaia di un palazzo signorile appassionata d'arte; un uomo giapponese capace di vedere oltre le apparenze. Tre persone accomunate dalla residenza nello stesso palazzo e da un'empatia più unica che rara che uniranno i loro destini cambiandoli forse per sempre.

Poco prima di finire L'eleganza del riccio ho pensato con gioia "finalmente sto leggendo un bel libro!".

Ed ero ancora più felice perché la settimana prima mi ero avvalsa con coraggio del 3° diritto del lettore secondo Pennac ovvero il diritto di non finire un libro (un testo motivazionale veramente pedante). 

L'eleganza del riccio è un libro che "ritorna" nella mia vita: la prima volta che ne sentii parlare fu più di dieci anni fa da una compagna di squadra e ormai erano quasi un paio di anni che stazionava su una delle mie mensole di libri in attesa di essere sfogliati. 

Si dice però che ci sia un tempo per ogni cosa e penso davvero che questo sia stato il momento giusto per l'incontro con il romanzo di Muriel Barbery.

Raramente mi è capitato di ridere, e di piangere, così tanto leggendo un libro. Forse perché ha toccato qualcosa che ho vissuto molto da vicino: mia madre ha fatto per una vita la portinaia come la protagonista de L'eleganza del riccio, la signora Renée Michel e molti passaggi mi hanno ricordato gli sguardi dei condomini verso di lei, il loro atteggiamento e quelle dinamiche che la Barbery ha saputo descrivere così verosimilmente. 

Una portinaia con una passione tale per la lettura da battezzare il suo gatto Lev come il Levin di Anna Karenina di Tolstoj. Ma una passione segreta però, tenuta nascosta per mantenere l'immagine della portinaia gretta e sciatta che i condomini si aspettano da lei e dal suo "ruolo".

Perché mostrarsi per quello che si è a persone che non sono in grado di riconoscere le proprie ipocrisie e pregiudizi? Ma soprattutto perché destabilizzare delle "credenze" in chi ragiona ancora per compartimenti stagni, per categorie e per classi sociali?


Vive così una doppia vita la signora Michel, biascicando frase fatte male ai condomini molesti e rifugiandosi appena possibile nel retro della guardiola tra le pagine di testi che spaziano dai romanzi ai trattati di filosofia. Un giorno però qualcosa cambia: un vecchio condomino scorbutico muore ed al suo posto arriva