© 1976
Titolo originale:
YOUR ERRONEOUS ZONES
Com'era stato per La pratica del falso di Vincenzo Accame ed Educazione e libertà di Marcello Bernardi, anche Le vostre zone erronee di Wayne W. Dyer vi scuoterà l'anima facendovi vibrare.
L'opera di Dyer l'ho scoperta grazie al bookcrossing e vi consiglio fortemente di leggerlo. Trovarne una copia cartacea potrebbe risultare difficoltoso (se mi scrivete in privato posso segnalarvi però un link dove si trova l'edizione digitale gratuita).
La descrizione migliore di questo saggio si trova nell'ultima di copertina:
"leggendo questo libro si fa un'esperienza unica e decisiva.
Si impara a...
Rispondere a se stessi.
Sapere qual è il primo (e vero) amore.
Liberarsi del passato.
Non aver bisogno dell'altrui approvazione.
Eliminare le emozioni inutili.
Non essere schiavi delle convenzioni e dei rispetti umani (negativi).
Smettere oggi di rimandare a domani.
Conquistare l'indipendenza di giudizio e di comportamento.
Non lasciarsi andare ai cattivi umori...
Insomma s'impara, una volta per sempre, a eliminare tutte le "zone erronee" che turbano la nostra esistenza".
Le vostre zone erronee è
suddiviso in dodici capitoli strutturati in modo particolare: prima l'autore descrive alcuni tipici comportamenti di chi ad esempio si fa condizionare dal passato o dal senso di giustizia e poi elenca una serie di strategie per provare a combattere dei comportamenti che mettiamo in atto e che turbano la nostra vita guastando il nostro umore e le nostre esistenze. I capitolo sono:- Rispondere di se stessi
- Il primo amore
- Non aver bisogno dell'altrui approvazione
- Liberarsi del passato
- Le emozioni inutili: il senso di colpa e l'inquietudine
- Esplorare l'ignoto
- Abbattere la barriera delle convenzioni
- La giustizia: una trappola
- Smettere, oggi, di rimandare a domani
- Dichiarare l'indipendenza
- Un addio all'ira
- Ritratto di una persona che ha eliminato le sue "zone erronee"
- Quanto vali non può essere verificato dagli altri- Vali perché tu lo dici. Se tieni conto dell'altrui stima per sapere quanto vali, quella è, appunto, una stima altrui.
- Abramo Lincoln si espresse così nel corso di una conversazione alla Casa Bianca riportata da Francis B. Carpenter-. "Se dovessi leggere o, peggio, rispondere a tutti gli attacchi di cui sono oggetto, farei meglio a chiudere bottega. Faccio come meglio posso, quanto posso di meglio; e intendo seguitare così fino alla fine. Se n uscirò bene, ciò che sarà stato detto contro di me non conterà nulla. Se ne uscirò male, non basterà il giuramento di dieci angeli per attestar? che avevo ragione".
- Che cos'è(di D. H. Lawrence)Che cos'è?- Un uomo naturalmente.Sì, ma cosa fa?- Vive, ed è un uomo.Certo, ma deve pur lavorare.- Perché?Perchè si vede che non è ricco.- Non so. Ha molto tempo per sée fa delle bellissime sedie.Qui ti volevo!Allora, è un ebanista!- No, no!Insomma, è un falegname.- Niente affatto.Ma l'hai detto tu.- Cos'avrei detto io?Che faceva sedie,quindi era un falegname.- Ho detto che fa sedie,non che è un falegname.Va bene. Allora le fa per diletto?- Forse! Secondo teun tordo è un flautista di professioneo solo un dilettante?Direi che è soltanto un uccello.- E io dico che lui è solo un uomo.
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