Per un certo periodo ho pensato che questo momento non sarebbe arrivato mai: ovvero la conclusione di una delle serie tv più iconiche (e trascinate) degli ultimi anni.
The Walking Dead era iniziata col botto nel 2010: la scena di Rick che si risveglia in ospedale mentre la città è in preda ad un'apocalisse zombie è stata memorabile. Come lui che cavalca un cavallo bianco con all'orizzonte un paesaggio desolato. Da quella prima stagione di The Walking Dead sono passati dodici anni ed alcune stagioni memorabili (quella col tenero vecchio Herschel e quella del Governatore su tutte). Il problema di The walking Dead è che da quando è partita... questa serie tv non è cambiata molto: un misterioso virus si è diffuso nel mondo e ha colpito tutti; alla morte di ogni individuo questo si trasforma in uno zombie che può essere eliminato solo quando colpito alla testa. The walking dead è un continuo girovagare alla ricerca di strutture in cui i protagonisti cercano di rintanarsi per difendersi dagli zombie. Il problema è che le risorse di un tempo sono poche e
le persone non hanno capito bene come creare un nuovo mondo: coltivare è difficile, allevare anche di più e oltre ai morti il vero pericolo sono i vivi che, invece di allearsi, sono sempre pronti a distruggersi gli uni con gli altri. Il dilemma di base in The walking dead è: alla vigilia della fine del mondo cosa vuoi essere? Bravo o cattivo?Il gruppo di Rick è un gruppo eterogeneo di brave persone sempre disposte a dare una possibilità ai nuovi venuti. E vengono premiati dal karma quando vengono invitati nell'Alexandria di Deanna nella 5° stagione. Elettricità, pannelli solari, acqua potabile, casette candide e soprattutto alte mura: Alexandria sembra il posto ideale dove vivere serenamente ma alle porte c'è un pericolo chiamato Lucille: la mazza del nuovo cattivo Negan. E' la sesta stagione che spezza il cuore dei fans più accaniti di the walking dead quando il gruppo storico viene menomato di uno dei protagonisti più amati. La scena della sua uccisione è rimasta una ferita aperta soprattutto perché Negan, vista la forza del suo personaggio, è rimasto fino alla conclusione di questa serie televisiva cercando di riscattarsi in tutti i modi.
La settima stagione è stata una delle peggiori però non ho mollato perché ho pensato: "prima o poi dovranno arrivare da qualche parte o no?". Va bene l'idea del virus e degli zombie ma o sceneggiano qualcosa che vada al di là del vagare e rifugiarsi o se no è insensata. Purtroppo la mia aspettativa andrà delusa: spoiler - non verrà trovata nessuna cura ma soprattutto non verrà neanche cercata! E a fine serie saranno ancora li a combattere con pugnali e pistole invece di aver costruito delle lance molto più utili per uccidere i morti camminanti ed evitare i corpo-a-corpo!
Per dire: nelle ultime due stagioni il Commonwealth ha messo in piedi un corpo di polizia che gira vestito con tute futuristiche e... zove mordono gli zombies? Sempre sul collo, uccidendo quelle povere guardie comicamente vestite. Bah.
Anche l'8° stagione di The walking dead latita ed è stato un martirio guardarla fino alla fine ma almeno sullo sfondo si è intravisto qualcosa di nuovo: zombies guidati da un gruppo di sussurratori mimetizzati tra di loro. Nella 9° stagione di The walking dead è l'ora che il cattivo sia una donna: una mamma malvagia disposta anche a sacrificare la figlia e che sarà ideatrice di un'uccisione di gruppo degna di The game of thrones (facendo trovare le teste di alcuni cari personaggi impilati sulle picche!). Ma soprattutto è memorabile per l'uscita di scena del protagonista: Rick si immola per gli amici, distruggendo un ponte e migliaia di zombies li vicini. In verità però Rick non è morto. E viene perfino portato via da un elicottero (ma non ci verrà mai dato sapere
- da chi è stato portato via?
- dove è stato portato?
- perché nell'ultima scena della stagione finale si rivede l'elicottero e si sente un altoparlante dirgli che non può scappare?)
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