Il Karma si abbatte sui protagonisti di questa che, secondo me, è una delle serie tv più belle degli ultimi anni.
June è rifugiata in Canada ma, con l'aiuto di Tuello e Lawrence, riesce a mettere le mani su Fred quando sta per essere riconsegnato a Gilead. Lei ed altre ex abusate lo inseguono ed uccidono in un bosco dopo averne deturpato il corpo. L'anulare viene mandato in "omaggio" a Serena che chiede di ricevere (ed ottiene) funerali di stato a Gilead mostrando al mondo le prossime giovani mogli, dodicenni, tra cui Hannah la figlia di June!
Karma perché Serena capisce troppo tardi che non c'è posto per lei, ne per nessun'altra donna pensante, in quel di Gilead e... si ritrova a fare da ancella a Toronto. Proprio lei? L'altera vedova riesce a scappare e chiede aiuto proprio a June che vorrebbe farla a pezzi ma l'aiuta a partorire. Nel frattempo il Canada si è riscoperto razzista e inizia a fare pressioni affinché gli immigrati vengano espulsi. Se non ci pensa il Governo ci pensa il popolo e, a farne le spese, è ancora una volta June che prima scampa ad una sparatoria e poi sopravvive ad un incidente d'auto. Cosa fare? Accettare la proposta di Lawrence e andare nella Nuova Betlemme (ma pur sempre territorio di Gilead) o continuare a lottare dall'estero per riportare a casa Hannah? L'unica via di scampo è scappare su un treno verso ovest dove… incontra l'altra fuggitiva, Serena. Che sia l'inizio di una duratura alleanza che sconvolgerà Gilead? Ci tocca aspettare la sesta stagione di The Handmaid's tale ma intanto sappiamo che:
- Emily si è unita alla resistenza
- il Mayday esiste
- Janine realizza che può continuare a vivere solo ribellandosi
- Luke forse viene arrestato per omicidio
- Nick prima sceglie di rimanere a Gilead poi, quando vede che fanno sul serio con l'eliminare il problema June, picchia Lawrence e stringe un patto con Tuello
Le puntate più belle della quinta stagione del racconto dell'ancella sono la 2°, la 9° e la 10° (molte delle quali dirette dalla protagonista Elizabeth Moss).
Tra le cose più interessanti: il "risveglio" di Serena che, vivendo sulla sua pelle tutto il processo di espropriazione di diritti e del figlio capisce che sistema malato ha contribuito a costruire.
Il fondamentalismo religioso usato da Lawrence per raggiungere l'obiettivo primario: il ripopolamento della Terra, che ha finito per prendere una piega atroce di torture e fanatismo difficili da estirpare e con sempre più proseliti nel mondo.
La dissonanza cognitiva di zia Lidia: lo stupro casuale non va bene ma se compiuto nel giorno della cerimonia è consentito e cose simili (anche lei però pare sempre meno in accordo al sistema di Gilead).
L'ampio spettro di reazioni ad un trauma: se per June esiste una sola parola, vendetta (e per di più dolorosa), per Moira e Rita è più un cercare di dimenticare e di andare avanti.
Insomma come sempre in Handmaid's tale tanta carne al fuoco ed un finale che mi ha messo nostalgia di Snowpiercer!
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