A proposito di film LGBT drammatici ecco un titolo che descrive bene la tragedia di essere gay negli anni '60.
Chicca: le protagoniste sono due attrici top dell'epoca: Audrey Hepburn e Shirley MacLaine! Della prima non avevo visto nessun film e l'ho trovata splendida (anche se rigida).
Trama: Martha e Karen, due ex compagne di studi gestiscono, insieme alla zia di Martha, una scuola privata. Una delle alunne è particolarmente insolente e finisce spesso in punizione ed un giorno per non finire in castigo, racconta alla nonna la conversazione tra Martha e sua zia in cui quest'ultima aveva definito innaturale il rapporto tra Martha e Karen. Sconvolta dalla rivelazione, la nonna decide non solo di ritirare la nipote da scuola ma di far sapere a tutti i genitori delle compagne del rapporto scandaloso tra le due maestre. La scuola si svuota e
d il fidanzato di Karen viene licenziato così tutti e tre si presentano dalla nonna di Mary che, ricattando l'amica Rosalie (colpevole tempo prima di aver rubato un orologio ad una compagna), conferma la teoria della relazione omosessuale tra le due donne.Karen e Martha perdono la causa per diffamazione e non hanno il coraggio di uscire da scuola perché la comunità le ha bollate come contro natura e le discrimina pesantemente. Questi avvenimenti però hanno fatto aprire gli occhi a Martha che rivela all'amica di essere effettivamente innamorata di lei e che in altre parti d'America donne come loro sono riuscite a vivere serenamente ma... solo perché erano entrambe coinvolte e forti del loro legame. Karen invece continua a bollare la loro relazione come profonda amicizia anche quando si lascia con il fidanzato (reo di averle chiesto se le voci fossero vere o meno).
Dopo alcuni mesi Rosalie confessa la bugia costringendo Mary a fare altrettanto e sua nonna cerca di porre rimedio al torto arrecato alle maestre comunicandolo al giudice. La sentenza viene ribaltata e pubblicata sul giornale ma per Martha la situazione è troppo difficile da sostenere: ormai ha consapevolezza di essere lesbica, di essere discriminata e soprattutto di non essere corrisposta da Karen così si impicca in camera sua mentre l'amica è uscita per una passeggiata.
Al funerale di Martha Karen partecipa commossa e con una nuova luce negli occhi mentre passa oltre alle ipocrite persone causa della sventura dell'amica (a volerla vedere in modo lello sembra quasi aver capito anche lei che in verità considerava Martha ben più di un'amica).
Niente happy end qui e soprattutto mai si intravede nel film alcun segno di un legame omosessuale tra le due. Quelle due anzi si rivela un film abbastanza noioso e fumoso che gira intorno alla frase che fa da "spartiacque" tra il detto e il non detto, quel "rapporto innaturale" su cui viene costruito il nulla perché Karen e Martha non sono mai sole o in situazioni che potrebbero far intuire un sentimento particolare tra loro.
Bisogna però considerare che è stato girato nel 1961 quando in ancora molti stati americani (e del mondo) l'omosessualità era punibile per legge..!
Se volete vedere un film LGBT dove si ride un po' cercate BUT I'M A CHEERLEADER.
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