FILM LGBT DEL 1999 CON PROTAGONISTA UNA DELLE ATTRICI PIù AMATE DI ORANGE IS THE NEW BLACK Nonché PROTAGONISTA DI RUSSIAN DOLLS: NATASHA LYONNE.
E, PARTICOLARE IMPORTANTE, NON è UN LESBODRAMMA! Come invece il film Quelle due / the children's hour del 1961
MEGAN è UNA CHEERLEADER CHE APPREZZA STARE CON LE SUE COMPAGNE, SOPRATUTTO PER LE LORO FORME ARMONIOSE. NELL'ARMADIETTO HA APPESA LA FOTO DI UNA BIONDA BELLISSIMA E ODIA LIMONARE COL SUO FIDANZATO (OVVIAMENTE GIOCATORE DI FOOTBALL AMERICANO). UN GIORNO TORNA A CASA E TROVA FAMIGLIA ED AMICI RIUNITI INSIEME AD UN RAPPRESENTANTE DELLA "ETERO è GIUSTO". "MEGAN SEI LESBICA", LE DICONO IN CORO. ED E' ARRIVATA L'ORA CHE TU GUARISCA! LA SPEDISCONO QUINDI IN UNO DEI CENTRI DI CONVERSIONE TANTO CARI AGLI AMERICANI (C'è ANCHE IL FILM LA DISEDUCAZIONE DI CAMERON POST CHE NE PARLA): UNA CASETTA TUTTA AZZURRA E ROSA GESTITA DA UNA RESPONSABILE CON UN METODO BEN PRECISO IN TESTA PER RIPORTARE LE PECORELLE SMARRITE SULLA RETTA VIA.
FORTUNATAMENTE BUT I'M A CHEERLEADER FA MOLTO RIDERE ED AFFRONTA QUESTA DELICATA TEMATICA, CHE
SOLO DIECI ANNI FA FACEVA STRAGE DI ADOLESCENTI TERRORIZZATI DI DICHIARARSI, IN MODO LEGGERO E SIMPATICO. LE SCENE MIGLIORI ARRIVANO DAI PROTAGONISTI MASCHILI (IL FIGLIO DELLA TITOLARE E' CHIARAMENTE GAY E FA IMPAZZIRE I RAGAZZI OSPITI CON I SUOI MUSCOLI E I SUOI HOT PANTS!).MA LA PROTAGONISTA E' MEGAN CHE ALL'INIZIO NON CAPISCE COSA CI FACCIA IN QUEL CENTRO PERCHE' NON AVEVA MAI FATTO CASO ALLE SUE TENDENZE CHE DAVA PER SCONTATE IN TUTTE LE ADOLESCENTI. PIU' LA TERAPIA VA AVANTI PERO' E PIU' MEGAN CAPISCE CHE EFFETTIVAMENTE E' ATTRATTA DALLE DONNE E SOPRATUTTO DA UNA: LA RIBELLE GRAHAM (PERSONAGGIO ABBASTANZA DELUDENTE MA VEROSIMILE).
LA PARTE PER ME PIU' BELLA E' QUANDO MEGAN, ESPULSA DAL CENTRO E RIPUDIATA DAI GENITORI, TROVA ACCOGLIENZA DALLA COPPIA GAY DI MEZZA ETA' COME A DIMOSTRARE CHE UNA VOLTA CHE SI TROVA IL CORAGGIO DI ESSERE SE STESSI POI IL MONDO CI FA CONOSCERE PERSONE CHE POSSONO ACCETTARCI E FARCI SENTIRE AMATI ANCHE SE NON SONO DI FAMIGLIA.
CERTO A QUELLE PERSONE CHE INVECE SONO FINITE PER STRADA O PICCHIATE DALLA PROPRIA FAMIGLIA PUO' SEMBRARE UN MESSAGGIO UN PO' BANALE MA MI E' PIACIUTO IL MESSAGGIO DI SOLIDARIETA' LANCIATO IN UN'EPOCA IN CUI ESSERE GAY NON ERA FACILE COME OGGI. BUT I'M A CHEERLEADER MOSTRAVA PERSONAGGI E SITUAZIONI NON PIETISTICHE E STRAPPAVA ANCHE PIU' DI UN SORRISO (COSA RARA PER I VECCHI FILM A TEMATICHE LGBT E CHI PIU' NE HA PIU' NE METTA).
MA COME FINISCE BUT I'M A CHEERLEADER?
LA RIBELLE GRAHAM MOSTRA COME A VOLTE CHI SI PRENDE PER MODELLO DELUDA. A DIFFERENZA DI MEGAN INFATTI LEI DECIDE DI REPRIMERSI E DI FINIRE IL PROGRAMMA PER NON DELUDERE I GENITORI. DURANTE LA CERIMONIA DI "ATTESTAZIONE DI ETEROTUDINE" PERO' IRROMPE MEGAN VESTITA DA CHEERLEADER CHE LE FA UN CORETTO E... LE DUE SCAPPANO INSIEME.
A FINE FILM SI VEDONO I GENITORI DI MEGAN PARTECIPARE AD UN MEETING DI GENITORI GAY COL PAPA' CHE INFONDE SPERANZA SEMBRANDO ORGOGLIOSO (MENTRE LA MADRE E' CAMUFFATA E SILENZIOSA NEL MEZZO).
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