"Uno dei libri più belli che mi siano capitati tra le mani negli ultimi tempi" è il commento di Alessandro Piperno che campeggia in copertina.
All'inizio ero dubbiosa. Chi è Piperno? Cosa legge e cosa gli piace di solito? link recensioni libri.
Eppure se mi chiedeste cosa ne penso de La simmetria dei desideri vi direi la stessa cosa: "uno dei libri più belli che mi siano capitati tra le mani negli ultimi tempi" perché fa immergere completamente nella bellezza dell'amicizia e della vita.
Emozioni, situazioni, paesaggi, momenti: Eshkol Nevo vi farà sentire il quinto amico. Quinto perché i protagonisti de La simmetria dei desideri sono quattro: Yuval (voce narrante), Ofir, Amichai e Churchill e sono sicura che in molti momenti avreste davvero voluto far parte della loro compagnia.
La trama vede i quattro amici incontrarsi per vedere una partita di calcio e scrivere i loro desideri su dei foglietti che leggeranno quattro anni dopo, ai prossimi mondiali. Il racconto si dipana così lungo quei quattro anni e non solo, raccontando i cambiamenti di ognuno di loro e del loro rapporto. All'avvicinarsi del mondiale tre desideri sembrano essersi realizzati ma, incredibilmente, non
dalle stesse persone che li avevano espressi. E' questa la magica e commovente chiave del libro, quella simmetria a cui si riferiva il titolo (ma che non vi posso rivelare per non togliervi il piacere di scoprirlo da sole). E il quarto desiderio? E' un obiettivo, è una sfida, è un'impresa titanica che vi accompagnerà nelle pagine finali, insieme a molte lacrime.Be dopotutto già dalla prima pagina si capiva che non ci sarebbe stato un finale felice (anche se in verità l'autore lo lascia aperto e ognuno di noi potrà interpretarlo a suo modo).
La simmetria dei desideri è quindi innanzitutto un libro sull'Amicizia ma non l'amicizia in generale, l'amicizia speciale che nasce da giovani e che mai più si è capaci di creare da adulti (quante volte pensiamo ad un amico d'infanzia con affetto ed indulgenza mentre diamo molte meno possibilità ad un amico conosciuto da grandi?).
L'altra protagonista è Israele con le sue città, la sua cultura e i suoi morti.
Questo di Nevo è uno di quei libri che quando ci si sta avvicinando alla fine non si vuole arrivare all'ultima pagina per la malinconia di salutare i suoi protagonisti.
E' stato davvero un bel libro da leggere, una storia appassionante e coinvolgente con un bel ritmo ed una sola "pecca" per me legata alla conclusione (leggete qui sotto solo dopo aver letto a vostra volta il libro se non vi perdete la sorpresa). Ve lo consiglio sinceramente.
Riguardo al finale: Già nella prima pagina si capisce che è successo qualcosa di tragico ad uno dei protagonisti. Il lettore però ancora non li conosce e non viene automatico pensare che l'autori riveli il destino di uno di loro fin dalla prima riga. Col passare delle pagine quasi ci si dimentica dell'attacco iniziale anche se numerosi sono i riferimenti al suicidio del protagonista che infatti, a poche pagine dalla fine, finisce in ospedale. Non per mano sua ma di uno squilibrato che l'ha aggredito dopo un tamponamento. Questo espediente non mi è piaciuto. Per tutto il libro Nevo ci ha fatto credere all'idea che Yuval fosse un aspirante suicida e, quando sembrava pronto per farlo, un altro quasi realizza il suo desiderio menandolo così forte da mandarlo in coma. Effettivamente potrebbe essere anche questa una sorta di simmetria... comunque il finale rimane aperto perché Yuval supera l'operazione ma non si sa se e quando si riprenderà dal coma.
E voi l'avete letto? Cosa ne pensate? scrivetemelo nei commenti
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Ed è proprio l'Amicizia la protagonista di questo libro che racconta del rapporto tra quattro amici israeliani molto diversi tra di loro. Mentre stanno guardando una partita di calcio decidono di scrivere dei bigliettini con i desideri che vorrebbero veder realizzati di lì a quattro
La trama gira intorno a quattro ragazzi israeliani la cui amicizia è raccontata da parte del più taciturno di loro,
Pubblicato nel 2008, il titolo originale è Mishalà ahat yemina.
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