Prima della trilogia cinematografica di Ritorno al futuro, degli anni '80, ecco che Wells si cimentò nell'impresa di raccontare un ipotetico viaggio nel futuro addirittura nel 1895.
I personaggi del libro sono pochi e la storia ruota intorno al racconto che l'eccentrico viaggiatore nel tempo fa ad un ristretto numero di intellettuali di diversa provenienza suscitando in loro una profonda perplessità. Quando però il gruppo lo vede arrivare con i piedi gonfi, i vestiti sporchi e la faccia insanguinata decide di dargli ascolto e quello che ne risulta è questo: grazie alla sua macchina fatta di quarzo ed altri materiali pregiati, il viaggiatore nel tempo si ritrovò nell'anno 802.701 in cui gli uomini sembravano essere diventati simili ad
elfi e quasi asessuati. Sulla Terra ragnava un'atmosfera serena e gioiosa che veniva turbata solamente al calare della notte quando una paura ancestrale si impossessava di tutti gli Eloi, portandoli a dormire insieme per cercare conforto. Gli abitanti moderni avevano accolto pacificamente il viaggiatore del tempo e gli avevano offerto i loro cibi più buoni (esclusivamente frutta e verdura). Dopo pochi giorni però la serenità del viaggiatore venne turbata perché qualcuno aveva fatto sparire la sua macchina del tempo e lui, oltre a non riuscire a comunicare, non sapeva neanche più come far ritorno a casa. Senza farsi prendere dal panico decise di studiare meglio gli usi e costumi di quella popolazione e scoprì l'esistenza di un mondo sotterraneo popolato da una specie diversa di uomini, sensibili alla luce, simili a ragni e... cannibali: i Morlock! Il viaggiatore nel tempo scoprì così che le sue prime impressioni relative a quell'epoca erano sbagliate e decise che era arrivato il momento di riprendersi la sua macchina del tempo (che era stata nascosta nella sfinge bianca) e tornare a casa. Per scappare dai Morlock assatanati, il viaggiatore perse la sua amica Weena ma non i fiori che lei, in un gesto d'amore, gli aveva messo nelle tasche e che lui conservò con affetto nella sua epoca di appartenenza.La macchina del tempo, nell'edizione New Compton editori, è lunga solo centodieci pagine quindi è un libro che si legge davvero velocemente e che per me ha un solo difetto: aver scelto una data del futuro davvero inverosimile ed averlo tratteggiato in modo troppo fantasioso anzi... troppo "fatato".
Per chi volesse leggerlo online qui una versione PDF de La macchina del tempo di HG Wells.
In generale un divertimento viaggio di lettura consigliato sia a grandi che piccini.
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