Wow che libro! (ma non leggetelo se siete in una relazione in crisi 😜)
Di Come diventare buoni mi è piaciuto tutto: lo stile, la trama, la lunghezza. La trama a prima vista può sembrare poco originale: marito e moglie litigano per una piccolezza e arrivano a chiedersi il divorzio per telefono. Lui fa finta di niente e le mette contro i figli, lei prova ad andarsene di casa ma i sensi di colpa sono troppi. Quindi rimangono insieme ed infelici ma apparentemente bilanciando i pro e i contro.
Di mezzo però c'è anche un tradimento (di lei, con un collega) e un cambiamento di vita (del marito, che da uomo più arrabbiato del quartiere diventa il più fastidiosamente buono e caritatevole). E tante riflessioni realistiche sulle aspettative che si hanno da giovani e sull'evoluzione delle persone e dei rapporti. link recensioni libri qui!
Come diventare buoni ruota sul cambiamento insito fin dalla frase del titolo (in originale How to be Good). La cosa più interessante secondo me è che tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo pensato a come poter diventare buoni (o più buoni) ma
spesso siamo stati come Katie che è stata una persona educata e rispettosa delle regole ma anche velatamente egoista ed insensibile.Cosa vuol dire diventare buoni? Diventare come David, un estremista delle buone azioni fino quasi a rasentare il ridicolo e l'assurdo o limitarsi a piccole azioni di civiltà che però non intaccano il nostro stile di vita ed il nostro benessere?
Come dicevo, le riflessioni contenute in Come diventare buoni sono davvero interessanti e devo ammettere che un capitolo, quello dedicato ai ragazzi senzatetto, mi ha fatto piangere. David convince il vicinato a mettere a disposizione le loro camere degli ospiti per dei ragazzi senzatetto. Su cinquanta famiglie accettano solo in cinque e uno dei ragazzi ruba spudoratamente ai suoi "affidatari". Il progetto rischia di naufragare per paura che anche gli altri ragazzi si rivelino degli sbandati ma... le altre famiglie invece non solo sono tutte soddisfatte ma anche grate di quell'iniziativa che ha cambiato le loro vite. E solo Dio sa quanto sarebbe bello che iniziative e persone così esistessero davvero, no? Cos'è la scomodità di dividere il bagno con una persona in più e rinunciare a qualche uscita al ristorante in cambio di dare una possibilità reale a chi una possibilità non ce l'aveva?
Ma Come diventare buoni è soprattutto il romanzo di una coppia che nonostante due figli, una bella casa ed un lavoro soddisfacente non riesce ad uscire dalla crisi. Il solco che si è creato tra David e Katie è troppo grande per essere sistemato eppure… continuano a stare insieme. Cioè è Katie che sceglie (anzi fa decidere alla "preta" della zona) e quando si chiude il libro non si sa se decifrarla come una sconfitta o come una vittoria. David è francamente insopportabile e i bambini non sono particolarmente simpatici ma l'alternativa è una palazzina di single. E sere libere a leggere nel silenzio o ad ascoltare musica con gente sola come quando si aveva quindici anni. Sembra un bel programma ed infatti Katie assapora il gusto di un nuovo inizio, di una ritrovata libertà individualità ma poi cede alla comodità della precedente vita anche se questo le costa non provare più nulla.
Che poi è la scelta che hanno fatto praticamente tutte le coppie che conosciamo nella vita reale. O no?
Cosa ne pensate? Come avete interpretato il finale di questo libro? Fatemelo sapere nei commenti!!!
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