Il fatto - durante una lezione di educazione tecnica, in una scuola media di un comune lombardo, una ragazzina è stata chiamata alla lavagna e bullizzata davanti all'intera classe. L'autore del gesto è tra i più inaspettati: il professore stesso.
La ragazzina tredicenne, che in rispetto della privacy chiameremo con il nome di fantasia Carlotta, una volta arrivata a casa ha riferito l'accaduto alla madre che ha chiesto immediati provvedimenti nei confronti dell'uomo che è stato prontamente sospeso dalla direzione scolastica fino alla fine dell'anno in corso. Ma di cosa si è macchiato nello specifico il professore?
Dalle ricostruzioni dei compagni si evince che Carlotta, una volta chiamata alla lavagna per rispondere ad alcuni quesiti, sia stata
presa di mira dal professore per un suo difetto fisico che ha scatenato le risa e le prese in giro dei compagni.Pare infatti che l'insegnante, dopo l'interrogazione, si sia rivolto alla classe per chiedere se il naso della compagna non sembrasse quello di un pugile scatenando risa e commenti disparati.
Ad aggravare l'accaduto l'usanza del professore di chiamare la giovane alunna "puledrina" e non con il suo nome e cognome.
L'insegnante sessantaduenne, intervistato pochi giorni dopo la sospensione, ha rifiutato l'etichetta di "bullo" e chiesto un confronto con la famiglia della studentessa che però ha deciso di rispettare la volontà della ragazzina di evitare l'incontro.
Carlotta ha spiegato in un post su Instagram la decisione di prendersi qualche giorno di riflessione da scuola; l'istituto stesso ha fatto sapere che oltre ad aver sospeso il professore a data da destinarsi, "abbuonerà" i giorni di assenza della ragazza, che i compagni rei di aver riso alle battute del professore verranno sospesi per una settimana ed iscritti ad un corso contro il bullismo e che le invieranno un risarcimento danni morali.
Cosa ne pensate del comportamento del prof e dei provvedimenti presi dalla famiglia e dalla scuola?
E se vi dicessi che questo fatto non è accaduto oggi bensì ventisei anni fa e che non proprio tutto è andato così?
Questo fatto è accaduto davvero ed è accaduto a me e non so perché mi è tornato in mente dopo tanto tempo. Forse devo aver letto da qualche parte l'ennesimo articolo in cui si creano dei polveroni per cose non gravi come le si vuol far passare.
Mi sono chiesta cosa sarebbe successo se fosse capitato oggi ad una ragazzina quello che è capitato a me quasi vent'anni fa e quindi quella qui sopra è solo una mia ipotesi/ricostruzione. In verità allora nessuno venne sospeso o ripreso: io tornai a casa mortificata e quando riferii a mia madre l'accaduto la sua risposta fu: "be effettivamente il tuo nasino è storto e dai il prof avrà solo voluto fare una battuta per sdrammatizzare". Sono sicura che molte mamme di oggi condannerebbero questo comportamento genitoriale (nuovo titolo: mamma degenere non prende le difese della figlia bullizzata a scuola).
Sicuramente lì per lì ci rimasi male: essere in piedi davanti alla classe era già una situazione di tensione (dovuta all'interrogazione) poi l'uscita inaspettata del prof ad attirare l'attenzione sul mio naso e le risa dei compagni… Avrei voluto sotterrarmi? si. Ma può un commento detto con troppa leggerezza diventare un caso mediatico e sociale? Non lo so.
So però che i miei genitori non andarono a parlare con nessuno della scuola e io tornai serenamente in classe il giorno dopo dove qualcuno sicuramente fece qualche battuta ma non ricordo grandi drammi o depressioni. Anche perché forse la cosa più comica è che io ero una delle alunne preferite di quel prof che davvero mi chiamava puledrina e che una volta disse a mia madre che "sua figlia con quel sorriso conquista tutti".
Le parole sono importanti certo però a volte forse bisognerebbe anche dare il giusto peso alle cose. Cosa ne pensate? rispondetemi nei commenti qui sotto
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