Pubblicato nel 2016, Utero in affitto è un testo dal tema molto attuale anche se per la maggior parte delle persone italiane potrebbe essere forse un argomento poco conosciuto.
Dopo una prefazione affidata a Marcello Pamio ed un'introduzione a cura dell'autrice stessa, Utero in affitto si compone di 8 capitoli:
- Siamo rane o tacchini?
- Il dibattito sulla maternità surrogata in Italia
- Le femministe si dividono. La carta di Parigi
- Il business low cost del mercato dei bambini
- Eugenetica da supermercato. Derive distopiche e danni psicologici
- Psicoreato. La retorica buonista non accetta intromissioni
- Il mito del progresso. Dalla nuova Atlantide al Mondo Nuovo
- Orizzonte post-umano. La creazione dell'uomo artificiale
Il concetto chiave è che nel processo della maternità surrogata o dell'utero in affitto si considerano solo i diritti dei futuri genitori e non quelli degli eventuali figli. Oltre al fatto che relegare la donna a "forno" per sfornare bimbi per altre famiglie non sia etico sotto nessun punto di vista.
La cosa però che più mi ha lasciato perplessa dell'analisi, comunque veramente ben fatta, della Perucchietti è che dipinge solo negativamente gli aspetti di questa tecnica di riproduzione sorvolando, più o meno volontariamente, sul fatto che le persone che vi usufruiscono potrebbero essere comunque brave persone e buoni genitori.
L'idea alla base è: se la natura non ti ha concesso di avere figli (perché omosessuale o perché sterile o con deficit fisici) dovresti accettarlo senza ricorrere ad esperimenti di eugenetica.
In duecento pagine Enrica Perucchietti è capace di
condensare tanti concetti e citazioni interessanti che dovrebbero essere già entrati nelle conoscenze comuni e che invece faticano ancora ad arrivare alle masse.
Nel primo capitolo riprende il Principio della rana bollita di Noam Chomsky che tutti dovrebbero leggere, rabbrividendo per ciò che ci sta capitando in questi giorni… "la saturazione di informazioni da parte dei Media opprime e confonde i cervelli che non riescono più a discernere, a pensare in modo critico".
"Secondo Chomsky, per far accettare una misura inizialmente inaccettabile, basta applicarla gradualmente, col contagocce, per un po' di anni consecutivi, esattamente come si è portata a ebollizione l'acqua nel pentolone per gradi".
Spiega poi il concetto de La finestra di Overton ovvero "un modello di rappresentazione graduata delle possibilità di cambiamenti nell'opionione pubblica all'interno del quale si individuano sei fasi in cui si può descrivere lo spostamento dell'atteggiamento dell'opinione pubblica rispetto ad una certa idea... da "impensabile" e "legalizzata". Scopo? "Far si che il cittadino comune si appropri di una certa idea e la faccia sua per gradi senza sentirsi manipolato".
Numerosi sono i riferimenti al romanziere Aldous Huxley che aveva messo al centro del suo libro più famoso e distopico "Il mondo nuovo" proprio un mondo in cui la riproduzione non era più il frutto di un atto fisico tra uomo e donna ma un processo asettico creato in laboratorio.
Nel quarto capitolo l'autrice affronta il tema del business low cost del mercato dei bambini, snocciolando i costi delle madri surrogate per nazione: circa 150 mila dollari per una madre surrogata americana, 60 mila nell'Est Europa, ancora meno in India.
Nonostante la maternità surrogata venga dipinta come una svolta per tutti quelli che desiderano avere un figlio, solo le persone più ricche possono oggi permettersi questo trattamento con un vero e proprio exploit tra gli attori di Hollywood (Sarah Jessica Parker! Nicole Kidman! Matt Bomer, Robert De Niro, Neil Patrick Harris) e le star internazionali (Ricky Martin, Elton John...).
Ma le persone conoscono davvero il traffico degli ovuli e i patimenti dietro la donazione degli ovuli? Il documentario Eggsploitation: the infertility has a dirty little secret mostra l'altra faccia dell'infertilità.
La provocazione forse più forte contenuta nel libro Utero in affitto è questa: che differenza c'è dal vendere un rene (tanto ne abbiamo due) dal vendere un bambino? Il desiderio di avere un figlio col proprio patrimonio genetico è definito un capriccio anche se in Italia non c'è altra soluzione per le coppie omosessuali desiderose di un figlio visto che affidi ed adozioni non sono consentiti…
Il quinti capitolo si apre con l'aberrante caso di Sherri Shepherd, un'attrice che aveva deciso di ricorrere all'utero in affitto col marito e rea di aver poi disconosciuto il figlio dopo la separazione. Oppure altri casi in cui i feti malati non vengono più accettati dai futuri genitori che rinunciano a gestazione avanzata come se i malati di mente esistessero solo tra le persone che ricorrono a quelle tecniche riproduttive ed ignorando così bellamente la fine di molti più bambini frutto di nascite secondo natura. Sarebbe stata interessante anche una piccola statistica di bambini abortiti, abbandonati, abusati e uccisi tra quelli nati in modo naturale… perché addirittura la Perucchietti scrive così: "Il fatto che i bambini possano essere comprati anche dai single apre a nuovi raccapriccianti scenari di affari anche ai mercanti di esseri umani al servizio dei pedofili perché manca di fatto il controllo sui committenti". Una considerazione allucinante soprattutto considerando il traffico di minori che c'è oggi nel mondo, sicuramente non frutto delle tecniche di riproduzione assistita..!
Insomma il tema trattato non è privo di implicazioni importanti e non si può ignorare il giro di soldi che frutta alle cliniche e che raggiunge, in tutto il mondo, miliardi di euro di fatturato.
Sicuramente questo libro mi ha aperto la mente su aspetti che non conoscevo. Penso possa essere una lettura interessante per tutti e vi lascio con una considerazione contenuta nelle ultime pagine: "per questo i bambini vengono educati fin dall'asilo, per essere indottrinati: non devono sviluppare la coscienza critica in modo da cresecre totalmente asserviti al sistema". Scritto nel 2016 ma sembra profetico, pensate ai vostri figli e nipoti oggi, immobilizzati e mascherati ormai da due anni nelle scuole ed incapaci di scrivere un tema sensato o di fare semplici calcoli a mente…
Il fatto che due persone siano naturalmente dotate per generare la vita non sempre significa che si occuperanno in modo adeguato alla vita creata e lo scopo di tutti: fertili, sterili, omosessuali e quant'altro dovrebbe essere certamente il benessere del nascituro.
Buona vita a tutti
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