Un tomo di 400 pagine con al centro la città di Chicago, "macello" più grande d'America.
Pubblicato nel 1995, la descrizione migliore l'ho trovata a questo link: Il maiale e il grattacielo - fondazione San Carlo che vi riporto integralmente qui sotto:
"Un volume che si potrebbe definire enciclopedico per il numero di temi sviluppati, ma che per la profondità e l'acutezza delle analisi esposte assume il valore di saggio sociologico fondamentale per la comprensione della società americana. Chicago rappresenta per l'autore il paradigma dell'evoluzione del capitalismo statunitense e, per estensione, dell'intero occidente. Seguendo la fulminea parabola (iniziata poco più di un secolo fa) della metropoli dell'Illinois si possono ricostruire i passaggi che hanno portato alla globalizzazione dei processi produttivi e finanziari. D'Eramo affronta la storia di Chicago con lo sguardo attento a scoprire le tracce sovrapposte delle trasformazioni che si sono succedute, per coglierne gli elementi fondamentali.
1. Il rapporto tra i nomi e le cose. Caratteristica di ogni settore, anche quello della produzione artistica, è la furia
2. Chicago, con i suoi quartieri etnici, esprime alla massima potenza il paradosso principale del capitalismo: un sistema che ha alla base del proprio credo l'esaltazione dell'individuo ha riprodotto un sistema castale, per cui negli USA, “un individuo non è un individuo e basta, egli è prima un nero, poi ha un nome”. In questo fenomeno, secondo D'Eramo, si esprime anche la logica cannibalica del capitale, pronto a fagocitare i propri principi se ciò è funzionale al proprio sviluppo.
3. La stessa logica è visibile nel processo che ha condotto alla trasformazione dell'economia di queste città. Chicago dopo essere stata la capitale del mercato delle granaglie e delle carni è ora il principale terminale dell'economia virtuale: i futures vennero utilizzati per la prima volta proprio a Chicago ed ora la città deve la sua permanenza tra le grandi potenze commerciali alla “quintessenza spiritualizzata” dell'attività produttiva. Scegliendo Chicago D'Eramo si è comportato come un archeologo e la sua è una archeologia “del futuro”, perché scavando tra quanto rimane del passato (anche negli stili della vita quotidiana) si può riuscire a ipotizzare come evolverà la società americana e quella europea. Un'attività da archeologo perché si stanno accumulando senza posa gli strati di un sistema economico che si distrugge e si ricostruisce all'inseguimento della modernità."
Un altro articolo interessante potete trovarlo a questo indirizzo: Rileggere Il maiale e il grattacielo dopo la pandemia Covid-19.
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