L'AVVOCATO DI STRADA di John Grisham

Titolo originale: The Street Lawyer

© 1998

L'avvocato di strada è Michael Brock, associato della Drake & Sweeney, studio legale tra i più noti di Washington. Una mattina Michael va al lavoro come al solito ma un ospite sconvolge la sua giornata e la sua vita. Michael infatti viene rapito, insieme ad altri colleghi, da un homeless in cerca di giustizia. Dopo ore di tensione e trattative, la polizia trova uno spiraglio e fredda il

senzatetto con un colpo alla testa. Proprio dietro di lui c'è Michael che sopravvive per miracolo, uscendo per ultimo dalla stanza tutto pieno di sangue e sotto shock. Una volta fuori pericolo Michael si accorge di essere l'unico a non essere stato raggiunto da alcun parente e realizza che vuole trovare un nuovo scopo per la sua esistenza così dopo pochi giorni fa visita a Mordecai Green, avvocato del consultorio legale che aiutava Hardy (il senzatetto) scoprendo gli aspetti più tristi e tragici delle persone che si ritrovano a vivere per strada. Michael apprende che DeVon li aveva presi in ostaggio perché il suo studio lo aveva sfrattato dal magazzino in cui viveva e che però la pratica di sfratto era stata fatta in modo illegale! Il giovane avvocato decide così di rubare la cartella per indagare e fare giustizia per le persone sfrattate, tra cui Lontae Burton e i suoi quattro figli piccoli morti per le esalazioni del tubo di scarico di una macchina in cui si erano rifugiati dopo lo sfratto. Per Michael la vita si complica ogni giorno di più: prima si lascia con la moglie Claire poi, mentre sta andando a copiare i dati della cartella rubata, ha un incidente e non riesce a tornare allo studio a rimetterla a posto anche perché… si era appena licenziato. Assunto da Mordecai, Michael passa dai centotrentamila dollari annui della Drake & Sweeney ai trentamila del consultorio, si trasferisce in una mansarda mal arredata e viene pure arrestato. Liberato su cauzione, prepara una causa contro i suoi ex datori di lavoro mentre offre la sua consulenza gratuita a tutti i bisognosi della zona. In ballo non c'è solo la giustizia per gli homeless, spesso vittime senza voce, ma anche l'intera carriera di Michael che, avendo rubato una cartella del suo ex studio, rischia di essere radiato dall'albo. Inizia così un batti e ribatti a colpi di soffiate ai giornali, incursioni della polizia e colpi di scena che vedranno Michael patteggiare nove mesi di sospensione in cambio di dieci milioni di risarcimento per le vittime.

Tutto è bene quel che finisce bene.

Ho letto questo libro in meno di tre giorni perché il ritmo è avvincente fin dalle prime pagine. Il finale è scontato e mi ha fatto pensare che, come sempre, sia la parte più difficile di quando si scrive qualcosa. In generale però mi è piaciuto perché mostra un personaggio nobile d'animo che riprende in mano la sua vita quando tutti pensano che la stia buttando via. Il protagonista infatti abbandona si un lavoro dorato che nel giro di pochi anni l'avrebbe portato a guadagnare ancora di più, uno sproposito in verità (qualcosa come un milione di dollari l'anno). Michael si accorge però che una vita in realtà non ce l'ha: a 32 è di nuovo single dopo aver passato gli ultimi sette anni della sua vita a lavorare qualcosa come ottanta (!) ore a settimana! Quello di Michael può sembrare un colpo di testa ed invece il protagonista de "L'avvocato di strada" lancia un bel messaggio: abbiamo una sola vita ed è bello spenderla aiutando qualcuno. 

Che poi sia facile pensare così perché è solo finzione è un altro discorso ;-)

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