E guardiamoci questa serie tv che tutti definiscono spettacolare!
Trama: Beth ha nove anni quando finisce in orfanotrofio a causa della morte della madre (incidente in auto voluto?). All'interno della struttura la ragazzina viene rimpinzata di pastiglie verdi che le fanno strani effetti (tranquillanti). Nello scantinato scopre un inserviente giocare a scacchi ed ogni domenica si unisce a lui innamorandosi di questo gioco che la porterà in breve tempo a vincere e stupire tutti. Quando a quindici anni viene adottata sembra che finalmente la sua vita incominci a sorriderle ma i nuovi genitori sono in crisi ed il padre se ne va, forse da una nuova famiglia, dopo pochi mesi. Rimasta sola con la madre, Beth scopre il duro mondo del liceo ed il magico mondo dei tornei di scacchi che iniziano a fruttarle dei soldi. I tornei (e i loro montepremi) diventano quindi l'obiettivo primario di Beth e sua madre che iniziano a girare l'America per accaparrarsi gli agognati assegni. Durante il torneo messicano però una tragedia si abbatte nuovamente su Beth: sua madre muore di epatite. Torna a casa non ancora diciottenne con un mutuo da pagare e totalmente sola. Inizia a fare sesso e soprattutto continua a giocare a scacchi e a sfondarsi di alcool e tranquillanti. Dopo aver vinto il campionato nazionale la aspetta il torneo di Mosca tra i temibili russi, squali della disciplina e... Spoiler! per sapere come continua scorrete a fondo pagina!
Dopo le prime due puntate, pallosissime, ho pensato che dovremmo tutti prendere in mano una cinepresa e provare a montare una storia. A me infatti "La regina degli scacchi" non è sembrato un granché, soprattutto nelle riprese scolastiche e nella trama mai approfondita nei punti più interessanti (chi era il padre di Beth? perché la madre piangeva sempre? perché nessuno nota le sue inquietanti dipendenze e fa nulla per aiutarla?).
Ci sono alcuni momenti strappalacrime durante questa serie tv Netflix, tutti legati all'infanzia di Beth ed al rapporto col
custode Shaibel ma non è comunque riuscita a conquistarmi e sono felice che sia una miniserie ovvero una serie tv di una stagione composta da sole sette puntate.La puntata migliore de "la regina di scacchi" secondo me è l'ultima quando torna nella sua vita Jolene che la aiuta a smettere con medicine ed alcool dimostrandole che spesso una famiglia non è fatta solo da genitori ma anche da amici e quando gli amici-avversari di Beth si riuniscono per darle supporto nella partita contro Borgov che, logicamente, vince per un happy ending scontato ma soddisfacente.
La scena più tenera? Quando si siede nel parco russo a giocare con gli anzianotti dopo aver appena vinto il torneo russo contro il mitico Borgov!
ps il titolo originale è The Queen's Gambit ovvero gambetto di donna, un'apertura scacchistica.
Questa serie tv ha però un merito: mostrare come dietro il gioco degli scacchi ci siano ore di studio, di ingegno, di creatività e divertimento che spesso all'apparenza, per un neofita, non sembrano esserci. Comunque se volete conoscere la storia di una vera regina degli scacchi, una persona realmente esistita, cercate Susan Polgar o una delle sue sorelle e scoprirete una storia davvero incredibile di cui sono venuta a conoscenza grazie al libro "Bounce" di Matthew Syed.
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