Il titolo originale del saggio "Elogio della Follia" è Moriae encomium.
Sessantotto brevissimi capitolo spalmati in centodieci godibilissime (all'inizio) pagine piene di riferimenti ai più famosi autori greci e latini nonché a molte figure della mitologia greca e romana. Sicuramente non un testo a favore delle donne, descritte più e più volte come: folli, stolte e sciocche! Qui qualche dettaglio in più: elogio della follia su Wikipedia.
Citazioni:
- sareste in grado di trovare qualcuno che si legherebbe al guinzaglio del matrimonio se prima ne avesse ben valutato tutte le sventure che appartengono a quella vita, un po' come fanno tutti i sapienti? E di trovare una donna che si leghi al marito conoscendo in precedenza quali saranno i dolori del parto e gli affanni dell'educazione dei pargoli?
- non sarebbe in ogni istante la vita triste, noiosa, se non venisse insaporita con i piaceri, condimento della Follia?
- la vita migliore e più dolce è quella che trascorre senza senno - Sofocle
- Quanti divorzi, o cose ben peggiori, si vedrebbero tra mariti e mogli se le loro unioni non fossero continuamente sorrette con l'adulazione, lo scherzo, l'indulgenza, l'inganno e altre simili cose, tutte mie fedeli seguaci?
- c'è forse qualcuno che saprebbe indicarmi qualcosa di più folle della guerra e del suscitare le ostilità per qualsiasi motivo, visto che tutte le parti in campo non possono ricavarne che danni e svantaggi?
- la vita non è altro che una commedia in cui ognuno recita una parte sotto una maschera, finché il direttore del palcoscenico non ordina di lasciare la scena
- La medicina, per il modo in cui la vediamo esercitata oggigiorno, altro non è che una intensa attività adulatoria, allo stesso modo della retorica
- la più infelice di tutte le condizioni era quella umana, poiché mentre tutte le altre si accontentano di rimanere nei limiti della loro costituzione, l'uomo sceglie invece di tentare di superare i confini del proprio destino
- L'impenetrabilità e la varietà delle cose di questo mondo son tali, che a noi non è possibile una conoscenza chiara ed esaustiva di esse, come hanno ben insegnato i filosofi dell'Accademia, i meno presuntuosi di tutti
- è più facile catturare l'attenzione di un uomo con l'inganno, che farlo diventare accanito sostenitore della verità
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