E non lo dico io ma la scrittrice inglese Virginia Woolf!
"Una stanza tutta per sé" è un libro che ho scoperto casualmente grazie alla mia agenda dei lettori della Feltrinelli che alterna pagine a righe su cui scrivere ad altre contenenti parti di libri più o meno famosi. Nella settimana dedicata alla giornata internazionale dei diritti della donna hanno inserito un pezzo di questo libro che mi ha fatto esclamare solo una cosa: WOW! E ve lo dico già: è diventato subito uno dei miei libri preferiti!!! che secondo me ogni donna dovrebbe leggere.
Qui sotto condivido con voi le due pagine "incriminate" sperando possano far scattare anche in voi la scintilla del desiderio di leggere "Una stanza tutta per sé":
Nell'Ottobre del 1928 Virginia Woolf tenne due conferenze a Cambridge anzi esattamente dei college femminili di Newnham e di Girton. Argomento? Le donne e il romanzo.
Il racconto della Woolf all'inizio è
una sorta di flusso di coscienza, un susseguirsi di pensieri di cui a volte è difficile seguire il filo ma dopo una cinquantina di pagine non riuscirete più a smettere di leggere.Inizia chiedendosi di cosa volessero che lei parlasse:
- della donna vera e la donna nel romanzo?
- delle donne e i romanzi che esse scrivono?
- delle donne e i romanzi che parlano delle donne?
- oppure tutte e tre le cose insieme?
- Christina Rossetti
- Rebecca West
- Joanna Baillie
- Mary Russell Mitford
- Florence Nightingale - infermiera britannica prima ad applicare il metodo scientifico
- Margaret Cavendish
- Aphra Behn
- Eliza Carter
- Emily Davies
- Jane Austen
- Emily Bronte
- Charlotte Bronte
- Jane Harrison
- Vernon Lee
- Gertrude Bell
- George Sand
- George Eliot
Virginia Woolf parla poi della sorella di Shakespeare, Judith. Sorella immaginaria in realtà. Quando si sente dire che nessuna donna ha mai raggiunto il genio di Shakespeare ricordatevi dell'argomentazione della Woolf: non è esistita perché le donne sono inferiori o perché invece per troppo tempo non hanno avuto le stesse opportunità degli uomini?
Virginia Woolf però non cita solo donne e riporta un interessantissimo pensiero del professore di letteratura Sir Arthur Quiller-Couch che mi ha ricordato la "teoria del talento" del libro "Bounce" di Matthew Syed:
Se ancora tutte queste parole non vi hanno conquistate, vi saluto con il suo suggerimento finale:
Grazie Virginia Woolf, leggerti è stato stupendo. Spero lo sia stato anche per voi e che vi venga voglia di approfondire ancora di più la sua storia ed il suo pensiero.
Nel frattempo qui sotto l'elenco di tutte le mie recensioni di libri, in ordine alfabetico.
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