Film di animazione di Michael Dudok De Vit del 2016.
Ha una particolarità: non ha dialoghi (e dura 1 h e 20').
Se ve la sentite di affrontare la visione di "La Tartaruga Rossa" fatelo in un momento in cui
siete belli svegli se no l'atmosfera rilassata della storia potrebbe darvi il bacio della buona notte.
Elenco film recensiti
siete belli svegli se no l'atmosfera rilassata della storia potrebbe darvi il bacio della buona notte.
La cosa più bella di questo film secondo me sono i colori: sono tante le scene che, se si facesse un fermo immagine, potreste stampare ed appendere in camera per la loro bellezza. Dopotutto ha avuto questi riconoscimenti
Elenco film recensiti
Riporto da Wikipedia:
- 2016 - Festival di Cannes
- Premio speciale Un Certain Regard[3]
- 2017 - Premi Oscar
- Candidatura per Miglior film d'animazione - Michaël Dudok de Wit e Toshio Suzuki
- 2017 – Annie Awards
- Miglior film d’animazione Indipendente
A me però non è piaciuto ed ora vi spiego il perché, raccontandovi la sua trama:
Mare in tempesta, onde impetuose ed un naufrago che cerca di rimanere a galla. Quando si risveglia si trova su un'isoletta deserta e il suo primo pensiero è quello di farsi una zattera per provare a tornare a casa. L'uomo tenta una volta, due, tre volte ma ogni volta una forza misteriosa gli distrugge le costruzioni costringendolo a tornare sull'isola. Ben presto si accorge che tra lui ed il navigare in mare aperto ci si sta mettendo una tartaruga rossa. Quando vede l'animale arrivare sulla spiaggia il naufrago si sfoga sull'animale, colpendolo prima e ribaltandolo poi. Lascia la tartaruga col ventre esposto giorno e notte e quando rinsavisce è troppo tardi: non riesce più a rimettere in sesto la testuggine che muore poco dopo. In preda alla disperazione l'uomo veglia l'animale e vede che il carapace si rompe in due e poco dopo la tartaruga si trasforma (!) in una donna dai lunghissimi capelli rossi. I due si conoscono ed, inevitabilmente, nasce l'amore e soprattutto un bimbo con cui vivono sull'isola come se non avessero più bisogno di nulla. Sono così in contatto con la natura che non si costruiscono neanche un giaciglio, degli strumenti per cucinare, sono e rimangono selvaggi. La famiglia però conosce anche la violenza della natura ma miracolosamente riescono a sopravvivere ad uno tsunami. Quell'evento, insieme alla maturità raggiunta dal ragazzo, spinge il giovane ad andarsene dall'isola (in compagnia di alcune fedeli tartarughe). I genitori rimangono sull'isola, invecchiano insieme e quando l'uomo ormai vecchio muore la donna torna tartaruga e riprende la via del mare.
Quindi si:
- belle immagini
- bei colori
- animazione brillante
- granchietti simpaticissimi
- ma una tartaruga che si trasforma in donna e poi ritorna animale, un figlio nato dall'unione tra un uomo e quell'essere misterioso e la totale assenza di un dialogo per quasi un'ora e mezza per me sono stati troppo.
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