© 2001
Nico ha 28 anni e riceve una proposta di lavoro che potrebbe svoltargli la vita: un contratto di cinque anni per lavorare in radio, il lavoro dei suoi sogni! ma... è pronto per l'impegno che comporta? Decide quindi di scrivere una lettera per chiarirsi le idee e la indirizza a... se stesso di cinque anni dopo.
Ammetto che ero scettica verso Fabio Volo-scrittore ma quando mi è capitato tra le mani questo suo libro che stavo registrando sul sito bookcrossing.com sono rimasta colpita quando a pagina 18 ho trovato questo pezzo che descrive esattamento quello che provo anche io per la musica:
"... Per fortuna che poi basta che metto in onda uno dei miei pezzi preferiti e per un po' sono anestetizzato, drogato, senza pensieri.
Credo che per me una delle fortune più grandi nella vita sia l'amore per la musica. Ancora oggi quando sento un pezzo che mi piace, mi viene la pelle d'oca e rimango in estati, incantato dal pifferaio magico, e questo succede ovunque mi trovi, e qualsiasi cosa stia facendo, anche se sto parlando mi interrompo, come innamorato, catturato. In tutto questo delirio di vita, la musica è una certezza. Farsi una canna la sera e ascoltarsi un cd in cuffia è ancora una cosa che si può catalogare sotto la "I" di impagabile, e tu sai di che parlo: giusto volume, bassi a palla, luci spente, solo grattacieli illuminati che salgono e scendono nell'amplificatore... wow!
Meglio di un orgasmo. O quasi".
E riprendendo l'ultima frase sopra, di orgasmi, sesso, profilattici e
sperma Fabio Volo parla tanto in Esco a fare due passi. C'è un intero capitolo dedicato alle sue prime esperienze sessuali che potrebbe benissimo fungere da manuale per i giovani (ar)rampanti: certe descrizioni sono davvero pornografiche e dettagliate.
Ma nel libro di Fabio Volo c'è altro e per spiegarvelo riporto un aforisma di Cesare Pavese:
“Leggendo non cerchiamo idee nuove, ma pensieri già da noi pensati, che acquistano sulla pagina un suggello di conferma. Ci colpiscono degli altri le parole che risuonano in una zona già nostra – che già viviamo – e facendola vibrare ci permettono di cogliere nuovi spunti dentro di noi”.
Ecco la bellezza di questo libro è che è pieno di situazioni capitate almeno a tutti una volta nella vita e penso che leggerlo vi farà provare qualcosa: può essere la dolcezza nel ripensare ai nonni che non ci sono più, il divertimento degli scherzi goliardici di quando si era ragazzini, l'eccitazione di qualche esperienza sessuale, perfino il fastidio della linguetta dello yogurt che si rompe.
Quando è bello un libro?
Ognuno potrebbe dare una risposta diversa. Per me questo libro è stata una sorpresa che mi ha piacevolmente intrattenuta per qualche ora, riuscendo a farmi provare diverse emozioni alcune delle quali erano confinate da anni nei ricordi lontani.
Vi saluto con alcune frasi di "esco a fare due passi" che mi sono piaciute:
"Continuo a ricercare la capacità di sognare senza per forza dover andare a dormire..."
sperma Fabio Volo parla tanto in Esco a fare due passi. C'è un intero capitolo dedicato alle sue prime esperienze sessuali che potrebbe benissimo fungere da manuale per i giovani (ar)rampanti: certe descrizioni sono davvero pornografiche e dettagliate.
Ma nel libro di Fabio Volo c'è altro e per spiegarvelo riporto un aforisma di Cesare Pavese:
“Leggendo non cerchiamo idee nuove, ma pensieri già da noi pensati, che acquistano sulla pagina un suggello di conferma. Ci colpiscono degli altri le parole che risuonano in una zona già nostra – che già viviamo – e facendola vibrare ci permettono di cogliere nuovi spunti dentro di noi”.
Ecco la bellezza di questo libro è che è pieno di situazioni capitate almeno a tutti una volta nella vita e penso che leggerlo vi farà provare qualcosa: può essere la dolcezza nel ripensare ai nonni che non ci sono più, il divertimento degli scherzi goliardici di quando si era ragazzini, l'eccitazione di qualche esperienza sessuale, perfino il fastidio della linguetta dello yogurt che si rompe.
Quando è bello un libro?
Ognuno potrebbe dare una risposta diversa. Per me questo libro è stata una sorpresa che mi ha piacevolmente intrattenuta per qualche ora, riuscendo a farmi provare diverse emozioni alcune delle quali erano confinate da anni nei ricordi lontani.
Vi saluto con alcune frasi di "esco a fare due passi" che mi sono piaciute:
"Continuo a ricercare la capacità di sognare senza per forza dover andare a dormire..."
"Ogni giorno della vita è unico, ma abbiamo bisogno che accada qualcosa che ci tocchi per ricordarcelo".
"Ma è possibile che ogni volta che parlo di un'ambizione o di un sogno ci deve essere sempre qualcuno che dice: "si vabbè... però alla fine del mese c'è l'affitto da pagare". C'è sempre qualcuno che ti guarda e sembra che dica: "diventa grande"."
"Vengo assalito dalla voglia di sapere, entro in libreria e guardo tutti i libri e sono tanti, tanti, tanti, e so che in ognuno di loro ci potrebbe essere una cosa che dovrei sapere, che potrebbe essermi utile e vorrei leggerli tutti. Mi sento inerme davanti al fatto che non so tante cose, e che non mi basterà una vita per saperle. Mi succede anche con la musica, pensa quante canzoni che io semplicemente non conosco ma che impazzirei ad ascoltare. Quante emozioni e pelle d'oca a cui rinuncio per ignoranza".
recensioni libri in ordine alfabetico
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