sabato 18 luglio 2020

Dark - 3° stagione (finale)

recensione che contiene spoiler

Chi segue il mio blog lo sa: Dark è una delle serie tv (recenti) che mi è piaciuta di più. Almeno fino alle prime due stagioni...
purtroppo questa terza, ed ultima, stagione di Dark mi ha delusa fin dal principio. E neanche le puntate finali mi hanno fatto cambiare idea.
Ma cosa succede nella terza stagione di Dark?

Scopriamo che Winden esiste in due mondi paralleli/diversi: in uno dei quali Jonas non c'è perché non è mai nato. Ma Martha si e lui la trova ed iniziano i loro viaggi nel tempo per cercare di capire come sistemare le loro vite ma devono sempre fare i conti con Adam ed Eva (che poi sono Jonas e Martha anziani).
Rendere l'idea di cosa accade in Dark in questa stagione è complicato, qualcosa che può capire solo chi ha visto Lost e la stagione (delirante) in cui anche loro erano vittime dei viaggi nel tempo.
Insomma c'è Claudia che governa tutto e che scopre i meccanismi dei vari mondi intuendo che esiste addirittura un terzo mondo parallelo..! E lei prova in tutti i modi a sciogliere i nodi che permettano a Regina di vivere.
Ma come sono nati sti nodi? L'orologiaio perse figlio, nuora e nipote in un incidente e poi passò la vita a cercare il modo di tornare indietro nel tempo per evitare la tragedia e riuscì a creare una macchina del tempo... scatenando il tutto.
In questa terza stagione di Dark c'è tempo per tutti di fare un piccolo cameo ma logicamente i protagonisti totali e finali sono Jonas e Martha che nell'ultima puntata si ritrovano in una sorta di Matrix (a cui fin dall'inizio avevano fatto riferimento). La scena è emozionante, loro salvano la famiglia di Tannhaus e poi si dissolvono, cessando di esistere in ogni mondo. 
Tutto qui?
La scena si riapre su una tavolata: Regina è viva e sorridente, davanti a lei Peter col suo compagno trans, Katharina single, Hannah fidanzata con (l'inutile) Torber che quando sta per spiegare perché ha l'occhio gonfio viene interrotto: va via la luce. Accendono le candele. Hannah racconta di un sogno in cui aveva vissutola stessa scena e si era augurata di non svegliarsi più ma poi torna la luce ed all'ingresso vede un giubbotto giallo che le fa venire i brividi. Il compagno le accarezza il pancione e le chiedono se ha già pensato al nome del nascituro e lei dice... Jonas. 
Quindi la vita è tutto un circolo ed è impossibile fermare il destino?
Dark ci saluta così, lasciandomi l'amaro in bocca per una serie tv che nelle prime stagioni era stata sorprendente e che si è conclusa in modo confusionario e (personalmente) non soddisfacente.

Per chi fosse curioso di recensioni più approfondite, leggete qui:
immaginedell'albero genealogico di Dark dal sito nospoiler.it

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