City of crime

Andre è un detective di New York chiamato per catturare i due killer che in una sola notte hanno ucciso otto poliziotti. E rubato cinquanta chili di cocaina. Affiancato da una collega dell'antidroga Andre ha un'intuizione geniale: fa chiudere tutti e ventuno i ponti dell'isola di Manhatan chiudendo così i ricercati nell'isola di New York. 

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Man mano che le ore passano però Andre nota che il caso non è così chiaro come sembra e quando la sua collega uccide un ricercato proprio mentre si stava arrendendo inizia a fare qualche collegamento facendo venire fuori l'altro lato delle medaglie dei poliziotti di New York...

A parte essere una carneficina in cui sembra che a New York e quindi in America in generale sia un pericolo vivere visto l'uso massiccio delle

armi ed il loro uso improprio (anche e sopratutto da parte dei poliziotti).

La morale è questa: per combattere il crimine ci pagano poco e veniamo odiati, poliziotti dell'85° distretto dixit. Quindi ci alleiamo col crimine, ci impossessiamo delle droghe sequestrate e le rivendiamo facendo ripulire i soldi che ci meritiamo per mettere a repentaglio le vite nostre e delle nostre famiglie.

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Quindi un comune cittadino è doppiamente sfigato: o è vittima dei criminali o potrebbe essere vittima di poliziotti corrotti. 

Andre non ci sta e seguendo il suo istinto di figlio orfano di padre poliziotto morto in strada capisce che qualcuno ha fregato quel ragazzino di colore (come lui) che ha fatto il passo più lungo della gamba nella direzione sbagliata e ammazza tutti (o quasi) quelli invischiati dello spaccio di cocaina. Mah. Il trailer prometteva qualcosa di più. I dialoghi tradotti in italiano non si possono sentire (spero che nell'originale fossero migliori) ed in generale la recitazione mi è sembrata scarsina con una Sienna Miller poco credibile e invecchiata male!

Voto 4

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