Nelle puntate precedenti:
Ultima puntata della terza stagione di Black Mirror:
si distingue prima di tutto per la durata, 89 minuti! E per l'ansia che crea nello spettatore. Assolutamente da vedere, una delle puntate migliori
immagine dal sito www.seriangolo.it/2016/10/black-mirror-3x06-hated-in-the-nation/ |
Trama:
Una poliziotta si trova ad indagare sull'omicidio di una nota giornalista, Jo Power, messa recentemente alla gogna dal web per un suo articolo contro una persona sulla sedia a rotelle. Sui social media, dove tutti si sentono in dovere non solo di dire la loro ma anche di
suggerire la morte di qualcuno, a pagare le spese delle proprie azioni può essere chiunque. La morte della Power sembra un banale omicidio in famiglia ad opera del marito ma la verita' è ben altra e verrà alla luce il giorno dopo quando morirà anche l'odiato rapper Tusk (reo di aver umiliato in diretta un bimbo, suo fan). Tutte e due i morti infatti sono stati vittime di attacchi da parte di api-droni, insetti artificiali creati per prevenire l'estinzione delle api vere. Questi droni però, nonostante un accurato sistema di sicurezza, sembrano essere state controllate da qualcuno che usando l'hashtag "morte a "crea dei sondaggi on line per decretare la morte quotidiana di qualcuno. Il meccanismo è spietato ed inesorabile e a prendere parte a questo gioco mortale sono in migliaia di persone che decretano la morte di persone anche per futili motivi (una ragazza è stata scelta perché ha fatto finta di urinare vicino ad una statua commemorativa). Poliziotti e Agenti Nazionali Anticrimine si mettono alla ricerca dell'hacker che manovra questo sistema ma l'uomo, pur individuato, è sempre un passo avanti a loro e la sua ultima mossa sarà lasciare che la polizia ritrovi il suo "manifesto" legato alle conseguente dell'odio. E a 387 mila codici Imei. Il suo piano malefico quindi non era quello di mettere a morte delle persone a caso ma lanciare delle esche e di mostrare come l'odio su internet sia contagioso, irrazionale e dilagante; e come debba essere punito. La sua ultima mossa è quindi quella di coinvolgere tutte le api-droni sul territorio Britannico per uccidere tutti coloro che almeno un volta hanno condiviso o scritto l'hashtag da lui creato. La Gran Bretagna assiste così impotente all'evento più tragico della sua storia moderna: la morte di trecentoottantamila persone in contemporanea su tutto il suo territorio.
suggerire la morte di qualcuno, a pagare le spese delle proprie azioni può essere chiunque. La morte della Power sembra un banale omicidio in famiglia ad opera del marito ma la verita' è ben altra e verrà alla luce il giorno dopo quando morirà anche l'odiato rapper Tusk (reo di aver umiliato in diretta un bimbo, suo fan). Tutte e due i morti infatti sono stati vittime di attacchi da parte di api-droni, insetti artificiali creati per prevenire l'estinzione delle api vere. Questi droni però, nonostante un accurato sistema di sicurezza, sembrano essere state controllate da qualcuno che usando l'hashtag "morte a "crea dei sondaggi on line per decretare la morte quotidiana di qualcuno. Il meccanismo è spietato ed inesorabile e a prendere parte a questo gioco mortale sono in migliaia di persone che decretano la morte di persone anche per futili motivi (una ragazza è stata scelta perché ha fatto finta di urinare vicino ad una statua commemorativa). Poliziotti e Agenti Nazionali Anticrimine si mettono alla ricerca dell'hacker che manovra questo sistema ma l'uomo, pur individuato, è sempre un passo avanti a loro e la sua ultima mossa sarà lasciare che la polizia ritrovi il suo "manifesto" legato alle conseguente dell'odio. E a 387 mila codici Imei. Il suo piano malefico quindi non era quello di mettere a morte delle persone a caso ma lanciare delle esche e di mostrare come l'odio su internet sia contagioso, irrazionale e dilagante; e come debba essere punito. La sua ultima mossa è quindi quella di coinvolgere tutte le api-droni sul territorio Britannico per uccidere tutti coloro che almeno un volta hanno condiviso o scritto l'hashtag da lui creato. La Gran Bretagna assiste così impotente all'evento più tragico della sua storia moderna: la morte di trecentoottantamila persone in contemporanea su tutto il suo territorio.
L'hacker Scholes si da alla macchia ma non sa che sulle sue tracce c'è Colson, l'agente informatica che si era licenziata lasciando credere di essersi suicidata.
Uno degli episodi più belli dell'intera serie di Black Mirror.
Come sempre tecnologia e social media sono i protagonisti e vengono analizzati in ogni loro aspetto mostrandoci come il loro uso possa portare anche ad effetti devastanti.
Il tema di questa puntata è molto attuale e significativo: si sente infatti parlare sempre più spesso di cyber-bullismo, di haters, di commenti negativi. Dietro uno schermo, si diceva una volta, sono tutti leoni. Adesso non si può dire neanche più quello poiché la situazione è peggiorata: dietro lo schermo tutti (potenziali) boia, volenterosi di umiliare gli altri, di insultarli ed offenderli scusandosi poi semplicemente con un: eh ma era solo uno scherzo, un gioco, senza pensare minimamente che dietro ad uno schermo ci sono delle persone in carne ed ossa fatte di emozioni e sentimenti che andrebbero trattati con più educazione e sensibilità.
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