lunedì 30 dicembre 2019

Capodanno in discoteca. In casa

Quando avevo circa diciassette anni mi era proibito di uscire alla sera con gli amici (all'epoca, circa vent'anni fa, era proibito quasi a tutti) e i miei non avevano organizzato nulla di particolare per Capodanno però mi era stato concesso di stare sveglia quanto volevo.
E cosa avrò fatto mai?
Mi sono messa
le cuffie, mi sono attaccata allo stereo e... mi sono sentita le dirette dalle discoteche più famose d'Italia, smanettando a più non posso con le musicassette per creare compilation uniche che nessun mio amico avrebbe avuto mai. Ah, che notte!

Ad alcuni potrà sembrare una serata sfigata invece per me c'era qualcosa di bellissimo: stare sveglia fino a tardi con la musica sparata altissima nelle orecchie, al buio a sognare i sogni di quando si è ragazzini: trovare l'amore, andare in America, diventare una giocatrice di pallavolo fortissima...

Ricordo ancora che in quel periodo i DJ culto erano Claudio Coccoluto e Joe T. Vannelli e le loro dirette, ad esempio dal Cocoricò (discoteca sulle colline di Riccione), erano qualcosa di speciale.

Poi c'è stato il Capodanno degli ubriachi, quello in cui qualcuno della compagnia sta male e rovina la festa perchè bisogna chiamare i soccorsi.
C'è stato il Capodanno in una capitale estera (ecco: Madrid non ve la consiglio durante questa fesitività).
C'è stato il Capodanno nella periferia di una capitale estera (e ancora mi mangio le mani per non essere riuscita ad andare a Parigi nonostante fossi a neanche 50km!).
C'è stato il Capodanno da innamorata (quello che non te ne frega niente di bere, mangiare e giocare con gli amici e non vedi l'ora che se ne vadano tutti per stare col tuo amore).
C'e stato il Capodanno con gli amici per una notte (detto anche il capodanno degli sfigati, quelli non invitati da nessuno che si ritrovano ad una festa tra sconosciuti).
C'è stato (e c'è ancora!) il Capodanno con un cane (quindi cercando location isolate, dog friendly e lontano da tutto ciò che è casino, rumore e cose sfrenate).
C'è stato, e sono contenta che ci sia ancora, il Capodanno in famiglia, il migliore; quello con cotechino e lenticchie, un'infinita partita a carte e il brindisi (con lo spumante che non beve nessuno) a mezzanotte.

Auguri a tutti voi che leggete per un Capodanno... come piace a voi! 
E che il nuovo anno sia un anno in cui vi possiate sentire, il più delle volte, Felici: AUGURI


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