© 1929
fine anni '30. un uomo che ha inseguito, fatto e perso soldi per tutta la vita si accorge che quando la vita sta per finire... non ha avuto altro.
fine anni '30. un uomo che ha inseguito, fatto e perso soldi per tutta la vita si accorge che quando la vita sta per finire... non ha avuto altro.
David Golder è un imprenditore con un solo desiderio nella vita: fare affari. Insegue guadagni in giro per il mondo e garantisce una vita agiata a moglie, figlia e loro amanti fino al giorno in cui il cuore non gli tira un brutto scherzo. Golder si accorge così di essere solo, debole e spaventato dalla possibilità della morte e
si ritira nella casa di Biarritz cercando di misurare passi e sforzi mentre Joyce e Gloria sono interessate solo ai beni materiali che lui può garantirgli. Golder decide così di abbandonarle, torna a Parigi e fa una vita quasi monastica fino a quando Joyce non lo raggiunge e l'uomo cede alle lusinghe di quella che per lui è sempre stata l'amata figlia. Si rimette in gioco ben sapendo che il più grande affare che gli sia mai capitato potrebbe costargli la vita ma dopotutto, quello di fare affari, è l'unico modo che Golder ha sempre conosciuto, inseguito ed amato. Golder ce la fa, conclude il suo affare ma sul viaggio di ritorno il suo fisico gli chiede il conto e lascia tutto, vita e disposizioni, ad un ragazzo che gli ricordava lui tanti anni prima...
qui il link delle altre recensioni di libri
Lo stile della Nemirovsky è sempre particolare: pochi fronzoli, una descrizione realistica che a volte può risultare fastidiosa quando si incontrano personaggi così simili a quelli incontrati nelle nostre vite di tutti i giorni.
Un particolare che mi lascia sempre stranita è come la Nemirovsky descrive gli ebrei, quasi sempre come caricature e macchiette, sicuramente non con tratti simpatici o ammirevoli.
La cosa che mi piace di più però dei libri di questa scrittrice è la sua capacità di trascinarmi all'interno delle sue storie, di farmi sentire seduta di fianco a Golder sul treno ansimante, di vedere le onde del mare di Biarritz e il bianco del marmo della casa. Un talento, quello della Nemirovsky, che merita di essere conosciuto e condiviso.
altri libri di questa scrittrice dalla tragica vita:
si ritira nella casa di Biarritz cercando di misurare passi e sforzi mentre Joyce e Gloria sono interessate solo ai beni materiali che lui può garantirgli. Golder decide così di abbandonarle, torna a Parigi e fa una vita quasi monastica fino a quando Joyce non lo raggiunge e l'uomo cede alle lusinghe di quella che per lui è sempre stata l'amata figlia. Si rimette in gioco ben sapendo che il più grande affare che gli sia mai capitato potrebbe costargli la vita ma dopotutto, quello di fare affari, è l'unico modo che Golder ha sempre conosciuto, inseguito ed amato. Golder ce la fa, conclude il suo affare ma sul viaggio di ritorno il suo fisico gli chiede il conto e lascia tutto, vita e disposizioni, ad un ragazzo che gli ricordava lui tanti anni prima...
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Lo stile della Nemirovsky è sempre particolare: pochi fronzoli, una descrizione realistica che a volte può risultare fastidiosa quando si incontrano personaggi così simili a quelli incontrati nelle nostre vite di tutti i giorni.
Un particolare che mi lascia sempre stranita è come la Nemirovsky descrive gli ebrei, quasi sempre come caricature e macchiette, sicuramente non con tratti simpatici o ammirevoli.
La cosa che mi piace di più però dei libri di questa scrittrice è la sua capacità di trascinarmi all'interno delle sue storie, di farmi sentire seduta di fianco a Golder sul treno ansimante, di vedere le onde del mare di Biarritz e il bianco del marmo della casa. Un talento, quello della Nemirovsky, che merita di essere conosciuto e condiviso.
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