Mljet: da Polace a Lenga (sentiero)

Oggi abbiamo deciso di esplorare il territorio come solo noi sappiamo fare e data una pacca di incoraggiamento a Megan, la nostra auto, ci siamo dirette verso Polace. Il paesino, a differenza di Pomena, è più carino e con una viabilità leggermente migliore (nonostante decine di ristoranti e perfino qualche negozio di souvenir!). Immancabile la Studenac (supermercato), quelli che affitano le biciclette e... perfino una panetteria!

Dopo aver fatto una spesa da "pranzo al sacco" abbiamo deciso per fare un sentiero segnalato in rosso sulla cartina ovvero un sentiero per soli camminatori.

cartina affissa nel paese di Polace

qui sotto il dettaglio del percorso che volevamo fare:

Il primo problema è stato quello del parcheggio: è impossibile lasciare la macchina a Polace: tutti i parcheggi sono riservati ai residenti o affittuari.

Quindi siamo usciti cercando il sentiero in giallo ma... non l'abbiamo visto. Dopo una serie di girogirotondo finalmente abbiamo imboccato LA VIA,

Cam segue scrupolosamente la Titti controllando che non metta le ruote fuori posto

per la "gioia" della Titti che si è bloccata 150 metri dopo gridandomi al telefono: ma
c'è una curva a gomito!!! Come faccio a proseguire?! Morale: ce l'ha fatta e dopo altre venti manovre è riuscita anche a mettere la macchina già girata per il ritorno. Però lo ammetto: fare tutte queste manovre con una station wagon non è il massimo!

Quello che abbiamo trovato, dopo circa cento metri di sentiero è stato questo nella foto qui sotto:

Cam letteralmente a mollo nella baia di Polace

una piccola baia riparata solo per noi (e qualche yatch avanti).

Quindi abbiamo letteralmente montato le tende, anzi la tenda (decathlon con telo solare con filtro 50+ che vi consiglio).

tenda vista mare

e abbiamo mangiato il nostro pranzo al sacco, giocato a carte, fatto il bagno naked. E non è mai arrivato nessuno!
link viaggi fatti

Dopo qualche ora però il sole picchiava così forte che i pini marittimi sopra di noi non ci facevano più abbastanza ombra e abbiamo deciso di inoltrarci ancora più a fondo nella natura, quindi abbiamo caricato le cose inutili in auto e ci siamo avventurate alla ricerca dell'altra baia segnata dalla cartina, quella di Lenga - Bocata Voda.

Per arrivarci però dovrete avere con voi: 

- scarpe comode

- acqua
- torcia
- eventuali viveri

perché vi attenderà una scarpinata di circa 45' minuti, qui sotto il video riassunto:

Ma questo è uno di quei casi in cui la fatica vale la pena perché giunti alla fine vi si aprirà questo paesaggio:

Lenga

una baia con i colori delle maldive (ma affilatissimi scogli sotto ai vostri piedi).

Acqua trasparente, pesciolini guizzanti, pini alle vostre spalle: cosa desiderare di più?

Una delle baie più belle io abbia mai visto!
Dovuto anche al fatto che le uniche persone che c'erano erano sulle loro barche. A "terra" c'eravamo solo io la Titti e il cane che è stato praticamente tutto il giorno libero e a mollo. Nota per chi viaggia con un cane: il sentiero per arrivare fino a Lenga non è impegnativo e non si apre su altri sentieri: difficilmente un cane potrebbe perdersi perché all'andata sulla sinistra c'è una collina di rocce e dall'altra il mare. A metà tragitto però il sentiero si allarga e c'è più distrazione nell'aria ma Cam non si è mai allontanato da noi.

Il ritorno di altri 45 minuti metterà a dura prova i vostri polpacci e... i vostri nervi. Se non amate i ragni non passate di qua perché il sentiero è popolato di ragni O-VUN-QUE (e anche belli grossi). Come tutti ben saprete poi i ragni si manifestano principalmente dal tardo pomeriggio in poi quindi aracnofobici o tornate prima o non guardate in alto!

Insomma, trovare la strada per arrivarci in auto non è facile: dalla strada principale dovrete andare molto piano e vederne una sulla destra (uscendo dal paese di Polace) ed imboccarla. Poi dovrete lasciare l'auto nell'unico posto che c'è (ce ne stanno due, parcheggiate bene se poi volete uscire...) e farvi tre quarti d'ora di cammino (a volte in salita) su un sentiero ciottoloso e pieno di alberi caduti, spine e ragni volanti. Una volta superato tutto questo però il mare davanti a voi vi ripagherà di tutto!
ps
come ogni avventura che si rispetti c'è anche un ricordo "fisico": infatti porto ancora sul corpo (precisamente sulla schiena) i segni di un bel taglio che mi sono fatta nel passare agevolmente sotto un alberaccio caduto...


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