Titolo originale: Surfacing
immagine dal sito https://www.ibs.it/libri/narrativa-straniera/ moderna-contemporanea-dopo-1945-c2249 |
© 1972
Trama:
Una donna torna in compagnia di alcuni amici nella casa in cui è cresciuta per rintracciare il padre scomparso.
La casa si trova su un isolotto sperduto in un lago canadese ed i ricordi si uniranno alle paure facendola scappare dalla normalità...
Ci ho messo quasi un mese a finire questo libro che ha solo 240 pagine e che non mi è piaciuto. L'ho finito perché speravo che nel finale arrivasse una svolta ed invece proprio la fine è la parte più delirante.
La protagonista è una donna adulta con un matrimonio ed un figlio alle spalle. Si, ha abbandonato il figlio appena nato poiché lei non lo voleva e ha vissuto l'esperienza come una violenza.
Ora sta con un reduce di guerra che crea vasi in argilla e disegna illustrazioni per libri per bambini. La scomparsa del padre la richiama sull'isolotto in cui è cresciuta e le torna in mente la sua infanzia da diversa, da persona fuori dalla civiltà. Inoltre è arrabbiata col genitore per non averle lasciato nulla, ne un messaggio ne un'eredità.
Solo verso pagina duecento si scopre che il padre è morto mentre, forse delirante come poi la figlia, stava andando per isolotti a fotografare dipinti rupestri...
Quando è arrivato il momento di tornare a casa... scappa su una canoa e abbandona compagno ed "amici" per ricongiungersi con la natura, quasi fosse diventata un lupo mannaro. Si spoglia dei vestiti, si sfama con i frutti della natura e dorme sotto dei rami come una preda in cerca di riparo... Il suo tanto disprezzato Joe però torna a prenderla dopo qualche giorno e lei, sporca e ferita, lo guarda come fanno gli uccelli, indifferenti, sugli alberi. Bah Margareth, le ancelle sono decisamente meglio!
Qui il link con gli altri libri recensiti.
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