Eravamo agli sgoccioli della
prima settimana in Normandia.
Avevamo già macinato
centinaia di chilometri ed eravamo in giro da tutto il giorno: uscivamo presto alla mattina e non sapevamo mai a che ora saremmo tornate a casa la sera (quasi sempre dopo le otto).
Dopo pranzo arrivava spesso il momento critico: dove poter passare del tempo in tranquillità? Dove stendere un telo per fare un riposino?!
Un pomeriggio io e la Titti eravamo stanchissime, avevamo guidato in lungo ed in largo e ci aspettavano un sacco di cose da vedere ma... avevamo sonno. Faceva incredibilmente caldo e abbiamo deciso: al primo posto all'ombra ci fermiamo!
Così, un chilometro dopo l'altro, abbiamo cercato qualsiasi cosa avesse la forma di un boschetto ma... niente.
Allora siamo passate alle aiuole, pensando: dai che ci basta solo l'ombra di un albero. Ma niente: continuavamo ad attraversare infinite distese di campi di grano senza l'ombra di un albero.
Decidiamo di entrare in un paese che aveva del verde e tac, dietro una scuola: un'aiula. Parcheggiamo l'auto, "scendiamo" il cane e non facciamo neanche in tempo a distendere il plaid che... arriva un trattore a tosare l'erba. Il tre agosto, con il paese desolato un trattore a tagliare l'erba nella "nostra" aiuola. Roba da comiche!
Rimettiamo il cane in auto, riprendiamo la nostra ricerca sempre più insofferenti e