Nel
circo Medici mamma Jumbo partorisce ma suo figlio è
strano: ha delle orecchie enormi! Medici decide comunque di farlo esibire ma il
pubblico non lo apprezza e rumoreggia così forte da far imbestialire la madre
che rompe un portante del tendone scatenando il caos e causando la morte di
un
uomo. L’impresario del circo è così costretto a vendere mamma Jumbo e ad investire
nel piccolo che i bimbi dell’addestratore dicono di aver visto volare! l’elefantino
viene ribattezzato Dumbo e con l’aiuto di una piuma ha la capacità di volare
scatenando la meraviglia negli spettatori. La sua fama attira un altro visionario impresario che ingaggia
tutta la compagnia di Medici per far esibire Dumbo con la sua star, l’acrobata
Colette ma… non tutto va come previsto, Dumbo vola si ma scappa dal tendone
perché sente un barrito familiare: incatenata a poca distanza c’è la sua mamma!Titti, M ed io |
La
storia è crudele, tragica e tremenda e ho pianto più volte. Non lo farei vedere
ad un bambino (se non uno molto piccolo che capisce poco della storia e
rimarrebbe affascinato dalle immagini). Bella bella bella Eva Green.
La
trama è facile e scontata: un animale “deforme” che suscita simpatia ed arricchisce il suo circo sente la mancanza della mamma e cerca in
tutti i modi di raggiungerla. Le persone del circo che sottostanno alla legge
del loro sistema (gli animali sono animali e non hanno sentimenti quindi si può
farne ciò che si vuole) ma che poi davanti all’evidente legame tra madre e
figlio si ravvedono e lottano tutti insieme per liberarli e re-inserirli nel
loro ambiente naturale che… esiste davvero?
Ecco
si esce dalla visione di un cartone animato con questa domanda: dove possono
vivere liberamente, oggi, gli animali? Se pensate che per portare a spasso un cane libero non ci sono spazi adeguati... I grandi animali selvaggi, quelli che
andiamo a visitare negli zoo e che impazziscono dietro a gabbie e recinzioni,
soffrendo nella nostra indifferenza hanno ancora un habitat naturale? Intendo quelli più fortunati di loro?
L’elefantino
del film di Tim Burton è irresistibile: c’è un momento in cui balla guardando
le bolle di sapone che è semplicemente spettacolare. Si ride anche eh ma sono
di più i momenti di commozione. Il film finisce con il circo Medici che ha tolto
dalle esibizioni i numeri con gli animali suggerendo un nuovo modo di fare circo, senza
usare animali (selvaggi e non) per il diletto umano.
Rimangono
in testa quei grandi occhioni azzurri, quegli occhi dolci che ogni persona che
ha in casa un animale ha visto chiedendosi quanto ancora avremo la fortuna di
avere tanti animali diversi su questo mondo che stiamo distruggendo senza
accorgerci del suo meraviglioso valore.
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