Quanto può essere sbagliato un matrimonio?
E' quello che ci si chiede leggendo le prime pagine di "Storia del nuovo cognome" dove ritroviamo le protagoniste de "L'amica geniale" dopo (spoiler) il matrimonio di Lila & Stefano.
Trama: Lila scopre che Stefano è in affari con i Solara e realizza che lui ha sopportato tutti i suoi capricci per tenersela buona quando invece le nascondeva losche faccende con i camorristi del rione. Così la prima notte di nozze diventa una una violenza che
segnerà il corpo di Lila ma non la sua anima che rifiorirà al sole di Ischia, nelle acqua schiumose solcate insieme a Nino mentre Elena si sente sempre più distante dalla gente del suo rione, da quella bruttura che sembra avvolgere tutti e riesce ad entrare alla Normale di Pisa, a laurearsi con centodieci e lode e sopratutto a veder pubblicato un suo libro!
Anche questo secondo volume immerge totalmente il lettore nella storia e sembra davvero di vedere davanti agli occhi quella periferia di Napoli in cui violenza ed ignoranza erano tutt'uno.
L''autrice del ciclo de L'amica geniale è "furba". Il primo libro iniziava con la sparizione di Lila, sessantaseienne (senza spiegarne motivazioni e conseguenze) e proseguiva col racconto della sua infanzia. Questo secondo libro prosegue con Elena e Lila adolescenti fino ai 23 anni e nessun accenno alla sparizione di Lila ma rientra sulla scena un personaggio sparito a metà libro ovvero Nino Sarratore riaccendendo la curiosità su possibili sviluppi della storia.
Le vite di Lila ed Elena non potrebbero essere più distanti a causa delle scelte fatte, per loro, dalle rispettive famiglie. Da una parte la promettentissima Lila a cui la famiglia nega il diritto all'istruzione dopo le scuole elementari. Dall'altra parte Elena, la cui famiglia, pur con enormi sacrifici, le permette di continuare gli studi fino alla laurea. Elena che tramite la scuola e lo studio si allontana sempre più dalle sue radici, dal dialetto, dal lavoro sottopagato, dalla violenza fisica e verbale mentre Lila è trascinata in un vortice di degrado con un matrimonio a sedici anni, un aborto a diciassette e botte quotidiane. Lila che cede al fascino intellettuale di Nino, che osa scappare da Stefano e prova a vivere l'amore che si rivela però solo una Passione incapace di resistere alla miseria ed alla quotidianità. Lila che rimane incinta (di Nino) e quando suo figlio nasce non vuole che faccia la sua stessa fine: lo stimola, lo incuriosisce, lo fa studiare precocemente ma il doversi allontanare da Stefano la costringe a lavorare nella fabbrica di salumi di un amico dell'infanzia, passando ore lontana da casa immersa in un clima pesante di oppressioni e soprusi da cui sembra non riuscire ad uscire..
Citazioni:
segnerà il corpo di Lila ma non la sua anima che rifiorirà al sole di Ischia, nelle acqua schiumose solcate insieme a Nino mentre Elena si sente sempre più distante dalla gente del suo rione, da quella bruttura che sembra avvolgere tutti e riesce ad entrare alla Normale di Pisa, a laurearsi con centodieci e lode e sopratutto a veder pubblicato un suo libro!
Anche questo secondo volume immerge totalmente il lettore nella storia e sembra davvero di vedere davanti agli occhi quella periferia di Napoli in cui violenza ed ignoranza erano tutt'uno.
L''autrice del ciclo de L'amica geniale è "furba". Il primo libro iniziava con la sparizione di Lila, sessantaseienne (senza spiegarne motivazioni e conseguenze) e proseguiva col racconto della sua infanzia. Questo secondo libro prosegue con Elena e Lila adolescenti fino ai 23 anni e nessun accenno alla sparizione di Lila ma rientra sulla scena un personaggio sparito a metà libro ovvero Nino Sarratore riaccendendo la curiosità su possibili sviluppi della storia.
Le vite di Lila ed Elena non potrebbero essere più distanti a causa delle scelte fatte, per loro, dalle rispettive famiglie. Da una parte la promettentissima Lila a cui la famiglia nega il diritto all'istruzione dopo le scuole elementari. Dall'altra parte Elena, la cui famiglia, pur con enormi sacrifici, le permette di continuare gli studi fino alla laurea. Elena che tramite la scuola e lo studio si allontana sempre più dalle sue radici, dal dialetto, dal lavoro sottopagato, dalla violenza fisica e verbale mentre Lila è trascinata in un vortice di degrado con un matrimonio a sedici anni, un aborto a diciassette e botte quotidiane. Lila che cede al fascino intellettuale di Nino, che osa scappare da Stefano e prova a vivere l'amore che si rivela però solo una Passione incapace di resistere alla miseria ed alla quotidianità. Lila che rimane incinta (di Nino) e quando suo figlio nasce non vuole che faccia la sua stessa fine: lo stimola, lo incuriosisce, lo fa studiare precocemente ma il doversi allontanare da Stefano la costringe a lavorare nella fabbrica di salumi di un amico dell'infanzia, passando ore lontana da casa immersa in un clima pesante di oppressioni e soprusi da cui sembra non riuscire ad uscire..
Citazioni:
- "Sospendemmo il tempo, isolammo lo spazio, restò solo il gioco dell'invenzione affiatata"
- "... con la sua andatura da condottiero svagato che non temeva niente del mondo perché il mondo esisteva solo per piegarsi a lui"
- "una continua felice deviazione verso territori sorprendenti"
- "le persone si dicono bugie per difendersi dalla verità dei fatti"
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