Un meccanico donna a Roma. No è un uomo. O no? Durante la visione di Fuoristrada vedrete solo questo: Beatrice è una Persona, ha un lavoro, una moglie, un figlio, una madre anziana ed una passione per le auto. Una storia vera che vi emozionerà.
Fuoristrada all'inizio ti spiazza: le prime immagini di questo film vedono delle macchinone ingolfarsi nel fango poi inizi a conoscere Beatrice: capelli alla Carrà voce mascolina e
ne vieni subito conquistata perché lei ha quel fare romano che risulta simpatico e perché si mostra in modo così naturale da non sembrare una macchietta.
ne vieni subito conquistata perché lei ha quel fare romano che risulta simpatico e perché si mostra in modo così naturale da non sembrare una macchietta.
Questo film-documentario del 2013 ci fa conoscere Beatrice: la vediamo curare e dare da mangiare ai suoi animali nell'orto (anatre, galline, gatti, pesci rossi e cani). Poi la si sente citare Dante ad uno sportello: "molto gentile e tanto onesta par la donna mia che l'altri lei saluta..." ed è la prima di una serie di risate che faremo in sua compagnia durante la visione di questo film di poco più di un'ora.
Osserviamo Beatrice commuoversi quando racconta di quando è andata a riprendersi Marianna in Romania e ci fa ridere quando dice: "ogni volta che vedo un Terano (modello della Nissan) me dico ecco me devo rifà el terano me devo rifà... che è la machena che mi ha fatto riportà l'amore mio". Basterebbe questo momento di Fuoristrada per farvi capire perchè dovreste vederlo e sopratutto perché la gente dovrebbe smetterla di giudicare le persone dalle apparenze.
Poi la si vede fare una serenata a Marianna sulle note di In ginocchio per te di Morandi e ci si scioglie o almeno io l'ho fatto.
Fuoristrada ha il merito di non voler idealizzare la protagonista, non tutto è gioia e sorrisi: si scopre infatti che Beatrice ha accolto il figlio di Marianna come fosse suo ma non è riuscita ad instaurare un minimo legame con la sua figlia biologica, avuta da giovanissima.
Secondo me il merito di Elisa Amoruso, la regista di Fuoristrada, è quello di essere riuscita a mostrare con delicatezza come coloro che spesso vengono discriminati ridano, soffrano, litighino, si bacino, lavorino e piangano come tutti gli altri facendoci capire che tutte le persone dovrebbero essere trattate con umanità e rispetto.
Qui un link a tutti i film visti e recensiti.
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