© 2008 – 270 pagine
Trama:
Pani, Licheri e Corda sono tre amici sardi annoiati che sognano che la loro terra viva, come le loro vite, una svolta. Laureati senza possibilità di occupazione, cercano di sbarcare il lunario
rubando carte d'identità in bianco da rivendere al mercato nero.
rubando carte d'identità in bianco da rivendere al mercato nero.
Sardinia Blues è un libro scorrevole, scritto in modo particolare: sembra un'insieme di quartine. Si percepisce che è scritto da un uomo e ogni descrizione dei personaggi femminili riguarda la "reazione sessuale" che suscitano. Abbastanza riduttivo e svilente...
Un intero capitolo è dedicato a Dany, una sorta di trasposizione letteraria della canzone di Max Pezzali "Tu la regina del celebrità". Con annessa "massima" sul fatto che le ballerine siano il livello più alto dell'evoluzione femminile e sessuale...
Dopo pagina settanta secondo me però Sardinia Blues si "assesta" e migliora decisamente. Nonostante continui ad essere inframezzato da fastidiose citazioni di canzoni che rompono il ritmo della lettura, l'autore aiuta a comprendere meglio chi sia Pani, il protagonista, un ragazzo malato di talassemia deciso a vivere al meglio delle sue possibilità. Piano piano si scopre anche chi sono Licheri (ex tossico) e Corda (il silenzioso) ma la storia, almeno per me, non decolla mai. Ho faticato a rispettare il racconto di un uomo di circa trent'anni che definisce lui ed i suoi amici "pirati" e ad immedesimarmi nella storia. Anche solo a rimanere li tranquilla ascoltando il racconto di Pani, perso dietro i suoi ricordi di giovane malato e di adulto senza meta.
Prima rubano le carte d'identità in comune, poi le bruciano e poi rubano il testamento di un vecchio (padre di una loro amica).
Una curiosità del libro? Non c'è un punto. Nel vero senso della parola: ci sono virgole, linee e trattini ma in duecentosettanta pagine non c'è MAI il segno ortografico PUNTO. E diciamo che non basta questo "vezzo" per considerare Sardinia Blues un libro originale...
Qui l'elenco di altri libri letti e recensiti in ordine alfabetico
Un intero capitolo è dedicato a Dany, una sorta di trasposizione letteraria della canzone di Max Pezzali "Tu la regina del celebrità". Con annessa "massima" sul fatto che le ballerine siano il livello più alto dell'evoluzione femminile e sessuale...
Dopo pagina settanta secondo me però Sardinia Blues si "assesta" e migliora decisamente. Nonostante continui ad essere inframezzato da fastidiose citazioni di canzoni che rompono il ritmo della lettura, l'autore aiuta a comprendere meglio chi sia Pani, il protagonista, un ragazzo malato di talassemia deciso a vivere al meglio delle sue possibilità. Piano piano si scopre anche chi sono Licheri (ex tossico) e Corda (il silenzioso) ma la storia, almeno per me, non decolla mai. Ho faticato a rispettare il racconto di un uomo di circa trent'anni che definisce lui ed i suoi amici "pirati" e ad immedesimarmi nella storia. Anche solo a rimanere li tranquilla ascoltando il racconto di Pani, perso dietro i suoi ricordi di giovane malato e di adulto senza meta.
Prima rubano le carte d'identità in comune, poi le bruciano e poi rubano il testamento di un vecchio (padre di una loro amica).
Una curiosità del libro? Non c'è un punto. Nel vero senso della parola: ci sono virgole, linee e trattini ma in duecentosettanta pagine non c'è MAI il segno ortografico PUNTO. E diciamo che non basta questo "vezzo" per considerare Sardinia Blues un libro originale...
Qui l'elenco di altri libri letti e recensiti in ordine alfabetico
Nessun commento:
Posta un commento