Una leggenda della tribù delle First Nation spiega perché i cani hanno il naso nero:
esempio di cane (CAM) col naso nero - sicuramente Cam è un discendente degli affamatissimi primi cani delle First Nation |
"All'origine del mondo Padre Cielo e Madre Terra crearono il mondo, gli animali e le persone a cui erano particolarmente affezionati e a cui regalarono moltissime qualità come l'intelligenza e i sentimenti. Gli uomini si differenziavano dalle bestie perché erano più intelligenti e non avevano le loro doti fisiche così gli dei decisero di affiancare alle persone un animale che li proteggesse ed aiutasse e crearono il cane. Diedero al cane dei grandi
denti affilati per proteggerli ed aiutarli nella caccia, lo resero veloce, con un udito sofisticatissimo ed una voce potente per poter abbaiare ed avvisare gli uomini. Gli diedero anche un bel naso rosa capace di sentire le più flebili tracce di cibo e un'insaziabile fame (così da poter continuamente cercare del cibo per se e per le persone).
denti affilati per proteggerli ed aiutarli nella caccia, lo resero veloce, con un udito sofisticatissimo ed una voce potente per poter abbaiare ed avvisare gli uomini. Gli diedero anche un bel naso rosa capace di sentire le più flebili tracce di cibo e un'insaziabile fame (così da poter continuamente cercare del cibo per se e per le persone).
Uomini e cani furono davvero un'accoppiata vincente e quando i primi scoprirono il fuoco tra le prime cose che fecero misero la carne a cuocervi sopra. Il grasso colava sulle ceneri che una volta spente erano un'irresistibile attrazione per ogni cane che veniva "chiamato" dagli odori del cibo contenuti in esse. I cani iniziarono così a rovistare col naso ogni cumulo di cenere dei focolai ed anche se poi provavano a pulirselo con la lunga lingua a lungo andare questo rimaneva tanto nero da essere trasmesso di questo colore ai cuccioli"!
Il naso dei cani quindi è nero perché il Padre dei cieli ha dato loro il compito di non stancarsi mai di trovare il cibo per se stessi e per le persone a loro care.
Che esseri fantastici!
Questo racconto è tratto dal libro: "E Dio aveva un cane" di Stanley Coren.
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