mercoledì 14 febbraio 2018

Una storia d'amore

Questa mattina sono andata al parco con Cam, il mio cane. Ho pensato: abbasso la pigrizia, prendo l'auto e lo porto in parco in cui non è mai stato.
Appena scesi ha iniziato a snasare il terreno: spostava foglie, raspava con le zampe e scodinzolava eccitato. Sembrava felice. Dopo poco si punta guardando dalla parte opposta alla mia. In lontananza un peloso bianco chiaramente anche lui interessato a Cam. E così Cam in alto sulla collina e Asia in basso sul sentiero si sono prima percepiti nell'aria, poi identificati con lo sguardo ed infine conosciuti con una bella annusata di culi.
Cam osserva ed aspetta Asia

Ma non era di loro che volevo parlare (anche se l'entusiasmo di due cani che si incontrano, si piacciono e giocano come se non ci fosse un domani è qualcosa di indescrivibile!). Abbiamo salutato Asia e siamo andati in alto, verso una stranissima costruzione (nella foto qui a destra) che
si stagliava oltre gli alberi e su cui logicamente, essendo due coraggiosissimi avventurieri, ci siamo arrampicati. E sapete cosa abbiamo trovato una volta su? Oltre ad un interessante panorama c'erano... due ragazzini che si facevano le coccole! Giuro! Non stavano limonando duro o facendo chissà cosa altro ma erano stretti abbracciati e Cam non ha potuto fare a meno che buttarcisi in mezzo. Per la loro gioia...
Ripreso il cane con un certo imbarazzo, abbiamo proseguito nel prato di fronte che era costellato di buche ma di conigli neanche l'ombra. Ad un certo punto una voce: lo vuoi prendere tutto tu, il sole?
Mi giro e non vedo nessuno e la voce continuva. Morale era un signore che mi prendeva in giro per il mio giubbotto giallo abbagliante. Siamo rimasti così a parlare, io sulla collina e lui sul sentiero, come Cam ed Asia prima. Poi l'abbiamo raggiunto e mi dice che è solo, ha un figlio che non vede mai e ha perso l'olfatto. Diceva: guarda come annusa bene il tuo cane e io settimana scorsa stavo morendo perché mi sono dimenticato l'olio per friggere sulla padella e stava andando tutto a fuoco... sai sono arrabbiato (e indicava il cielo). Non odio nessuno ma LUI (indicando il cielo) non doveva farmelo. Ha preso mia moglie e me l'ha portata via ma se lo prendo io un giorno non so cosa gli faccio. Poi mi guarda e mi sorride e mi dice: ma mi sa che non lo prenderò mai...
Poi mi chiede se ero fidanzata e mi dice: va be vi amate, certo se no non stareste insieme ma... c'è rispetto? Guarda che quello serve sempre, è importantissimo. Senza rispetto non c'è Amore.
Mi saluta, si chiama Giuseppe, accarezza Cam che "si vede che è socievole come la padrona" e risale la collina coi suoi bastoncini da nordic walking e quando ormai sono lontana mi grida: "è stato un piacere conoscerla e mi raccomando: stasera fuochi d'artificio!".
Me ne vado e penso che se non avessi avuto Cam Giuseppe non l'avrei incontrato, che sarebbe stato più comodo portare fuori il cane sotto casa e lasciare l'auto nel parcheggio, ma fortunatamente siamo andati oltre la pigrizia, abbiamo scoperto cose nuove ed incontrato ben tre persone con cui abbiamo scambiato una parola ed un sorriso.
Ogni giorno si sente parlare di violenza o di quanto la tecnologia ci stia privando dei contatti umani ma oggi in mezzo a quel parco non ho pensato a niente di brutto e ho sentito di aver vissuto davvero. Banale ma reale. 
Auguri a tutti quelli che sono amati e hanno qualcuno da amare, ogni giorno, con rispetto.


Cam che fa capolino dal labirinto!

2 commenti:

  1. Che bella mattinata!!!
    Avrei voluto esserci anche io!

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    Risposte
    1. dobbiamo sbancare la lotteria e creare ogni giorno giornate così!

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