Harriett è una donna anziana che ha sempre avuto (e voluto) il controllo di tutto. Un giorno decide anche di preparare quello che sarà il suo necrologio e
affida il compito ad Anne, giovane giornalista del quotidiano locale.
affida il compito ad Anne, giovane giornalista del quotidiano locale.
Anne scoprirà presto che sarà un compito diverso dagli altri: di solito tutti hanno parole buone per i defunti mentre non riesce a trovare una sola persona che parli bene di Harriett, neanche sua figlia!
Insieme le due analizzano i punti per un buon necrologio e Harriett si applica affinché tutti vengano realizzati. Inizia quindi col prendersi cura di una piccola bimba disagiata di colore che diventerà la sua assistente. Poi diventa disc jockey ed infine andrà a riprendersi insegna e dignità nell'azienda che aveva creato (e da cui era stata sbattuta fuori).
La sua cardiopatia però la porta via in modo inaspettato e Anne realizza che nonostante gli sforzi il suo necrologio è pessimo. Al funerale così... improvvisa, seguendo il suo cuore e dicendo ad alta voce quello che tutti in sala stavano pensando: Harriett era stata una donna coraggiosa che spesso sembrava antipatica solo perché aveva il coraggio di dire quello che pensava però a differenza degli altri vedeva negli altri i punti di forza che neanche loro stessi vedevano.
Una grande Shirley MacLaine ed una credibile Amanda Seyfried per una storia forse scontata ma non noiosa che invita tutti a credere maggiormente in se stessi, a non tralasciare i legami famigliari e ad avere più coraggio in generale nella vita. A me è piaciuto.
Ultima considerazione: ancora una volta il titolo originale "Last Word" era più azzeccato della traduzione italiana che ha messo l'attenzione sul rapporto delle due protagoniste mentre il titolo originale sintetizzava l'anima della vera protagonista che in vita come in morte voleva avere l'ultima parola.
Ultima considerazione: ancora una volta il titolo originale "Last Word" era più azzeccato della traduzione italiana che ha messo l'attenzione sul rapporto delle due protagoniste mentre il titolo originale sintetizzava l'anima della vera protagonista che in vita come in morte voleva avere l'ultima parola.
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