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Un caldo giorno d'estate Coren si fermò in un bar per rinfrescarsi con una birra. Sedutosi all'interno del locale fu colpito da una particolarità su un muro: la testa di una volpe incorniciata. E la volpe teneva in bocca
il collare di cane!
il collare di cane!
Coren chiese così se ci fosse una storia dietro quell'oggetto e il proprietario del bar iniziò a raccontare...
"... la testa arriva da Roger Lee, un ricco signore dell'epoca che possedeva piantagioni e acri di foreste in cui c'erano tantissimi cervi e cartelli di divieto di caccia.
Un giorno Sora Volpe e Fratel Coyote videro quei cervi e li desideravano ardentemente ma non sapevano come fare a cacciarli da soli. Sora Volpe disse al compagno che era a conoscenza di cani capaci di cacciare i cervi e decise di andare in città e barattarne due in cambio di funghi pregiati. Lei ed il Coyote però si accorsero presto che raccogliere quei particolari funghi era davvero faticoso ed inoltre si ricordò che tra cani e volpi non scorreva buon sangue, molti cani anzi erano addestrati per la caccia alle volpi e così Sora Volpe pensò ad un piano: avrebbe fatto raccogliere tanti funghi al coyote che li avrebbe barattati per un nobile cane che avrebbe sfruttato anche lei! Lei dalla sua, avendo raccolto pochi funghi, ottenne in scambio solo la testa di un cane morto.
Fratel Coyote si prese gioco dell'amica che gli promise di uccidere molti più cervi con la sua testa di cane morto che col il suo cane intero e vivo.
Una volta nella foresta individuarono il cervo, sguinzagliarono il cane di Fratel Coyote che inseguì ed uccise il cervo ma la volpe, molto più veloce del coyote negli spazi cespugliosi, arrivò prima del compagno, spostò il cane e appoggio le fauci del suo cane morto sul collo del cervo facendo così credere al coyote che fosse stato lui ad uccidere il grande animale!
Il Coyote però non era del tutto convinto dell'impresa del cane della volpe e nascondendosi dietro un cespuglio finse di aver incontrato Mr. Lee e di essere da lui frustato.
La volpe spaventata gridò che era impossibile che la sua testa di cane morto fosse riuscita ad uccidere un cervo e credendo davvero che il signor Lee si stesse avvicinando escogitò un nuovo piano: nascondere la testa di cane su un albero. La volpe così, presa la testa di cane per il collare, la lanciò in aria sperando si bloccasse su un ramo ma il tiro fu maldestro e fece sfilare la testa di cane dal collare che... le ripiombò addosso, con le fauci aperte, uccidendola sul colpo!
Frate Coyote ed il suo cane scapparono con la loro preda e quando Mr Lee trovò Sora Volpe sorrise nel pensare che un cane fedele riuscì ad uccidere la volpe nemica anche da morto!
Per ricordo dell'impresa fece così conservare e tramandare quel "cimelio".
Qui altri racconti tratti dal libro E Dio aveva un cane:
Il Coyote però non era del tutto convinto dell'impresa del cane della volpe e nascondendosi dietro un cespuglio finse di aver incontrato Mr. Lee e di essere da lui frustato.
La volpe spaventata gridò che era impossibile che la sua testa di cane morto fosse riuscita ad uccidere un cervo e credendo davvero che il signor Lee si stesse avvicinando escogitò un nuovo piano: nascondere la testa di cane su un albero. La volpe così, presa la testa di cane per il collare, la lanciò in aria sperando si bloccasse su un ramo ma il tiro fu maldestro e fece sfilare la testa di cane dal collare che... le ripiombò addosso, con le fauci aperte, uccidendola sul colpo!
Frate Coyote ed il suo cane scapparono con la loro preda e quando Mr Lee trovò Sora Volpe sorrise nel pensare che un cane fedele riuscì ad uccidere la volpe nemica anche da morto!
Per ricordo dell'impresa fece così conservare e tramandare quel "cimelio".
Qui altri racconti tratti dal libro E Dio aveva un cane:
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