Louise ha appena perso il lavoro dopo sei anni come cameriera in un bar. L'ufficio di collocazione però ha in serbo per lei un annuncio nuovo e ben pagato: assistente di una persona tetraplegica per sei mesi. Louise accetta con entusiasmo ma deve fare i conti col disagio di Will: 31enne rampollo di una famiglia agiata rimasto paralizzato in seguito ad un incidente con una moto. Nonostante l'inguaribile buon umore di Louise Will fatica ad apprezzare la vita e dopo poche settimane i due
arrivano ad uno scontro. La lite invece di allontanare i due, li avvicina: lei passa sempre più tempo con Will e lui arriva perfino a conoscere i suoi genitori il giorno del suo compleanno. Il magico mondo di Louise però sembra cadere a pezzi quando scopre perché il suo è un contratto a tempo: Will infatti ha dato sei mesi di tempo ai genitori prima di accettare l'idea della Svizzera...
In "Me before you" Louise è interpretata da una irresistibile Emilia Clarke e etero o meno... è impossibile non innamorarsi del suo personaggio: colorato, sorridente, simpatico, irresistibile. Sam Claflin interpreta Will e come sempre risulta un attore piacevole (anche se nei difficili panni di una persona così seriamente malata). La coppia funziona. Certo fa strano vedere la distruttrice di catene nata dalla tempesta madre dei draghi de Il Trono di Spade fare i salti di gioia per un paio di calze da ape Maya :-) il papà di Will è impersonato niente-po-po-di-meno che da Sir Lannister senior (sempre di Game of thrones) ovvero Charles Dance.
La trama del film Me before you è abbastanza prevedibile: giovane, ingenua e carina assistente si innamora del fascinoso, ricco e sfortunato "paziente" però... non c'è l'happy end: il protagonista infatti concede sei mesi di tempo ai familiari per abituarsi all'idea che lui vuole... suicidarsi. Il suo viaggio in Svizzera è quindi per accedere al servizio di suicidio assistito (venuto tragicamente alla ribalta dopo la scelta di Dj Fabo).
Commediola si ma con un tema conclusivo molto serio. All'inizio di "Io prima di te" si è solidali con Will: si riesce a capire il suo malumore, si comprende la sua insofferenza e si giustifica la sua stronzaggine verso tutti e tutto. Poi nella sua vita entra una ragazza solare ma di quelle vere a cui brillano gli occhi, quelle che è bello guardare anche se sono vestite da clown e che ci si diverte ad ascoltare anche quando racconta filastrocche per bambini. Si riesce quasi a sentire la gioia di Will nel vederla ogni giorno entrare in casa sua, si percepisce il sollievo che è lei per lui e quando alla fine della vacanza lui le comunica che in Svizzera vuole andarci comunque per un attimo anche io ho pensato "guarda che stronzo!" ma poi provando a mettersi nei suoi panni ho detto ad alta voce: se mi capitasse una cosa così spero qualcuno abbia la forza di uccidermi. Penso che quella del protagonista ( e di ogni persona colpita da una menomazione così grave) sia una scelta ed un diritto assolutamente personale e doveroso: forse gli egoisti sono quelli che non riescono a lasciare andare le persone che soffrono tenendole qui ancorate ad un ricordo che non sono più.
RECENSIONI FILM
RECENSIONI FILM
Condivido ora il video dedicato alla delicata scleta di Dominique Velati
Nessun commento:
Posta un commento