Capire la relazione fra
uomo e cane domestico
Titolo originale: Tales of Two Species. Essay on Loving and Living with dogs
del 2009
250 pagine
Prefazione di Angelo Vaira
Un bel libro!
Si legge velocemente: è scritto in modo chiaro, interessante e coinvolgente; inoltre è ricco di aneddoti e di situazioni capitate a molti di noi che abbiamo scelto di condividere la nostra vita con uno o più cani.
Suddiviso in sei parti:
Suddiviso in sei parti:
- Un nuovo acquisto
- Sentimenti e apprendimento
- Comunicare
- L'addestramento
- Genetica e comportamento
- Ultimi consigli
si contraddistingue fin da subito per il suo tono gentile e la tranquillità che sa trasmettere: sembra di
avere davanti davvero una persona cordiale a cui poter chiedere dei consigli. Fosse anche quello della scelta del nome, così personale e delicata che spesso i "padroni" dei cani sottovalutano senza considerare che "i nomi evocano emozioni che influenzano il nostro comportamento, che a sua volta influenza quello dei nostri cani e delle persone che ci circondano" (fate caso per esempio ai nomi dati ai cani di razze da difesa che conoscete...).
avere davanti davvero una persona cordiale a cui poter chiedere dei consigli. Fosse anche quello della scelta del nome, così personale e delicata che spesso i "padroni" dei cani sottovalutano senza considerare che "i nomi evocano emozioni che influenzano il nostro comportamento, che a sua volta influenza quello dei nostri cani e delle persone che ci circondano" (fate caso per esempio ai nomi dati ai cani di razze da difesa che conoscete...).
McConnell è una professionista che consiglia l'adozione di cani dei canili ma invita a valutare bene la situazione dell'animale e le vostre necessità ed aspettative: "esercizio fisico e livelli di attività - la taglia - livelli di reattività ed eccitazione sessuale - socievolezza e... aspetto fisico". A tal proposito riporto una considerazione simpatica: "un bell'aspetto può essere una fonte inesauribile di problemi: chiedetelo a un consulente matrimoniale". Quindi tutti siamo attratti da una razza piuttosto che un'altra ma sarebbe bene informarsi minimamente sulle caratteristiche del tipo di cane scelto prima di... pentirsene. L'adozione è un processo delicato che richiede pazienza, volontà e Amore.
Mi ha toccato particolarmente il capitolo "Dal bosco al salotto" in cui si valutano i pro ed i contro dell'addomesticamento: ricordatevi sempre che i nostri amici cani sono comunque degli animali, con tutto quello che comporta questo per loro e per noi.
Quante volte abbiamo sentito dire che un cane non è un giocattolo? Dovrebbe essere compito di un buon padrone quello di comprendere ciò che si può dare ad un cane e cosa si vorrebbe da un cane per evitare delusioni e frustrazioni reciproche.
Il libro è ricco di consigli che vi faranno guardare il vostro animale in modo diverso, secondo me più interessato. Alla base di qualsiasi rapporto c'è una relazione ed è stupefacente vedere come i legami si possano rafforzare (o distruggere) con semplici azioni, a volte inconsapevoli. Prima di pensare che sia il cane a dover fare tutto da solo, sopratutto lo sforzo immane di capirci, bisogna anche farsi entrare nella testa che bisogna lavorare anche su di noi: sulla nostra voce, sulla nostra postura, sulle nostre abitudini. Elencati così possono sembrare allenamenti piuttosto che piacevoli momenti in compagnia ma l'autrice suggerisce che un cane impegnato, mentalmente e/o fisicamente è un cane felice. Come noi esseri umani: chi più e chi meno tutti amiamo fare attività e quanta soddisfazione proviamo nel portare a termine un lavoro fatto bene, cucinare un buon piatto od organizzare una bella festa. I cani che vivono con noi passano quasi tutta la giornata da soli nell'attesa del nostro arrivo e alcuni si ritengono buoni proprietari solo per dare loro del cibo e per portarli sotto casa a fare i bisogni. Questo però non sempre basta...
Tra i "concetti" fondamentali che Patricia McConnelle elenca nel libro ci sono questi:
Alla fine del libro c'è un'interessante bibliografia che vi consiglio di leggere.
Quante volte abbiamo sentito dire che un cane non è un giocattolo? Dovrebbe essere compito di un buon padrone quello di comprendere ciò che si può dare ad un cane e cosa si vorrebbe da un cane per evitare delusioni e frustrazioni reciproche.
Il libro è ricco di consigli che vi faranno guardare il vostro animale in modo diverso, secondo me più interessato. Alla base di qualsiasi rapporto c'è una relazione ed è stupefacente vedere come i legami si possano rafforzare (o distruggere) con semplici azioni, a volte inconsapevoli. Prima di pensare che sia il cane a dover fare tutto da solo, sopratutto lo sforzo immane di capirci, bisogna anche farsi entrare nella testa che bisogna lavorare anche su di noi: sulla nostra voce, sulla nostra postura, sulle nostre abitudini. Elencati così possono sembrare allenamenti piuttosto che piacevoli momenti in compagnia ma l'autrice suggerisce che un cane impegnato, mentalmente e/o fisicamente è un cane felice. Come noi esseri umani: chi più e chi meno tutti amiamo fare attività e quanta soddisfazione proviamo nel portare a termine un lavoro fatto bene, cucinare un buon piatto od organizzare una bella festa. I cani che vivono con noi passano quasi tutta la giornata da soli nell'attesa del nostro arrivo e alcuni si ritengono buoni proprietari solo per dare loro del cibo e per portarli sotto casa a fare i bisogni. Questo però non sempre basta...
Tra i "concetti" fondamentali che Patricia McConnelle elenca nel libro ci sono questi:
- i cani in generale rispondono meglio ai comandi visivi (ricordatevelo quando incominciate a gridargli dietro per qualcosa)
- se si vuole addestrare un cane bisogna sforzarsi di NON ripetere mai un comando
- le coccole vengono maggiormente apprezzate durante le pause della giornata (NO durante la pappa NO durante i giochi/allenamenti)
- NON si accarezzano sopra la testa
- zone preferite per le carezze: ai lati del capo, sotto le orecchie, sotto il mento, sul petto, alla base della coda
- i cani NON vedono il rosso, l'arancione e il verde (li vedono grigi)
- i cani vedono bene il giallo, il viola ed il blu (ricordatelo quando gli prendete qualche gioco)
- se volete insegnargli qualche esercizio/trick ricordatevi di SUDDIVIDERLO in piccoli movimenti
- l'educazione è importante: investite in qualche lezione con degli educatori professionisti
- stabilire dei limiti: NO ai cani iper-viziati
Alla fine del libro c'è un'interessante bibliografia che vi consiglio di leggere.
Per chi è interessato (e sa l'inglese) l'autrice, Patricia McConnell, ha collaborato con un sito chiamato thebark in cui si trattano tanti temi legati ai nostri amati cani.
E non dimenticate che un cane, comunque lo chiamiate, continuerà a rotolarsi nello sterco di mucca :-)
E non dimenticate che un cane, comunque lo chiamiate, continuerà a rotolarsi nello sterco di mucca :-)
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