mercoledì 15 marzo 2017

Le storie fra noi due - Patricia McConnell

Capire la relazione fra uomo e cane domestico

Titolo originale: Tales of Two Species. Essay on Loving and Living with dogs

del 2009

250 pagine

Prefazione di Angelo Vaira

Un bel libro!
Si legge velocemente: è scritto in modo chiaro, interessante e coinvolgente; inoltre è ricco di aneddoti e di situazioni capitate a molti di noi che abbiamo scelto di condividere la nostra vita con uno o più cani.
Suddiviso in sei parti:

  1. Un nuovo acquisto
  2. Sentimenti e apprendimento
  3. Comunicare
  4. L'addestramento
  5. Genetica e comportamento
  6. Ultimi consigli
si contraddistingue fin da subito per il suo tono gentile e la tranquillità che sa trasmettere: sembra di
avere davanti davvero una persona cordiale a cui poter chiedere dei consigli. Fosse anche quello della scelta del nome, così personale e delicata che spesso i "padroni" dei cani sottovalutano senza considerare che "i nomi evocano emozioni che influenzano il nostro comportamento, che a sua volta influenza quello dei nostri cani e delle persone che ci circondano" (fate caso per esempio ai nomi dati ai cani di razze da difesa che conoscete...).
McConnell è una professionista che consiglia l'adozione di cani dei canili ma invita a valutare bene la situazione dell'animale e le vostre necessità ed aspettative: "esercizio fisico e livelli di attività - la taglia - livelli di reattività ed eccitazione sessuale - socievolezza e... aspetto fisico". A tal proposito riporto una considerazione simpatica: "un bell'aspetto può essere una fonte inesauribile di problemi: chiedetelo a un consulente matrimoniale". Quindi tutti siamo attratti da una razza piuttosto che un'altra ma sarebbe bene informarsi minimamente sulle caratteristiche del tipo di cane scelto prima di... pentirseneL'adozione è un processo delicato che richiede pazienza, volontà e Amore.
Mi ha toccato particolarmente il capitolo "Dal bosco al salotto" in cui si valutano i pro ed i contro dell'addomesticamento: ricordatevi sempre che i nostri amici cani sono comunque degli animali, con tutto quello che comporta questo per loro e per noi. 
Quante volte abbiamo sentito dire che un cane non è un giocattolo? Dovrebbe essere compito di un buon padrone quello di comprendere ciò che si può dare ad un cane e cosa si vorrebbe da un cane per evitare delusioni e frustrazioni reciproche.
Il libro è ricco di consigli che vi faranno guardare il vostro animale in modo diverso, secondo me più interessato. Alla base di qualsiasi rapporto c'è una relazione ed è stupefacente vedere come i legami si possano rafforzare (o distruggere) con semplici azioni, a volte inconsapevoli. Prima di pensare che sia il cane a dover fare tutto da solo, sopratutto lo sforzo immane di capirci, bisogna anche farsi entrare nella testa che bisogna lavorare anche su di noi: sulla nostra voce, sulla nostra postura, sulle nostre abitudini. Elencati così possono sembrare allenamenti piuttosto che piacevoli momenti in compagnia ma l'autrice suggerisce che un cane impegnato, mentalmente e/o fisicamente è un cane felice. Come noi esseri umani: chi più e chi meno tutti amiamo fare attività e quanta soddisfazione proviamo nel portare a termine un lavoro fatto bene, cucinare un buon piatto od organizzare una bella festa. I cani che vivono con noi passano quasi tutta la giornata da soli nell'attesa del nostro arrivo e alcuni si ritengono buoni proprietari solo per dare loro del cibo e per portarli sotto casa a fare i bisogni. Questo però non sempre basta...

Tra i "concetti" fondamentali che Patricia McConnelle elenca nel libro ci sono questi:

  • i cani in generale rispondono meglio ai comandi visivi (ricordatevelo quando incominciate a gridargli dietro per qualcosa)
  • se si vuole addestrare un cane bisogna sforzarsi di NON ripetere mai un comando
  • le coccole vengono maggiormente apprezzate durante le pause della giornata (NO durante la pappa NO durante i giochi/allenamenti)
  • NON si accarezzano sopra la testa
  • zone preferite per le carezze: ai lati del capo, sotto le orecchie, sotto il mento, sul petto, alla base della coda
  • i cani NON vedono il rosso, l'arancione e il verde (li vedono grigi)
  • i cani vedono bene il giallo, il viola ed il blu (ricordatelo quando gli prendete qualche gioco)
  • se volete insegnargli qualche esercizio/trick ricordatevi di SUDDIVIDERLO in piccoli movimenti
  • l'educazione è importante: investite in qualche lezione con degli educatori professionisti
  • stabilire dei limiti: NO ai cani iper-viziati

Alla fine del libro c'è un'interessante bibliografia che vi consiglio di leggere.


Per chi è interessato (e sa l'inglese) l'autrice, Patricia McConnell, ha collaborato con un sito chiamato thebark in cui si trattano tanti temi legati ai nostri amati cani.
E non dimenticate che un cane, comunque lo chiamiate, continuerà a rotolarsi nello sterco di mucca :-)

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