Un polpo alla gola - Zerocalcare

dal sito www.zerocalcare.it

Del 2012

Zerocalcare in quest'opera abbandona il colore e ci fa entrare nei suoi ricordi di bambino.

Gli amici storici sono sempre gli stessi: Secco e Sarah. L'ambientazione è
la loro scuola dietro cui c'è un bosco e come nelle migliori fiabe... i nostri tre amici si avventurano in cerca di misteri e sopratutto scommesse che li consacrino adulti. Quello che trovano è peggio di quello che si aspettavano però: un teschio. E quando tornano, la prof più temibile li sgama e mette Sarah in punizione a causa di Zero che ha fatto la spia. Ma la colpa se la prende la biondina col diario segreto e il nostro protagonista crescerà con un polpo intorno alla gola (il rimorso) ogni volta che avrà a che fare con l'amica.

Perché mi piace:
Perché è una delle poche opere che non solo è piacevole leggere ma anche rileggere! alla seconda lettura, come ne La profezia dell'armadillo, si notano maggiori particolari che danno ancora più gusto alla storia.

Perché l'autore è un mio coetaneo e mai come prima ho provato empatia per un artista. Racconta esperienze personali che però potrebbero benissimo essere quelle di ognuno di noi (l'amicizia giovanile, i piccoli rimorsi di ognuno di noi, la scuola, i giochi, i cartoni animati, la difficoltà di diventare adulti, il confronto con le aspettative degli altri).

Sfoglio le pagine e cerco curiosa le sfumature sulle facce dei personaggi, rileggo le loro parole e mi perdo in ricordi (ormai) lontani.

Anche questo suo libro mi conquista, mi fa passare del tempo unico e anche se il tono di fondo è malinconico come il titolo precedente non trasmette tristezza ma fa riflettere sul tempo che passa ricordandoci che i legami (ed i ricordi) più profondi rimarranno per sempre quelli dell'infanzia.
Il finale però è davvero inquietante.
Fumetto successivo: Ogni maledetto lunedì (su due)

dal sito www.grazia.it

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